
‘POLITICHE REFERENDUM TRA CHI CREDE IN IDEE VENTOTENE E CHI IN MELONI’
“‘L’influencer’ è un libro dedicato al fatto che oggi i politici pensano molto di più a comunicare che a fare e, da noi, il politico più importante è Giorgia Meloni. Io ho dimostrato, punto per punto, in 190 pagine di libro, tutti i momenti in cui Giorgia Meloni si è comportata da influencer e non ha fatto quello che serve all’Italia. Poi, naturalmente, ci sono delle opinioni diverse”. Lo dice il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a RTL 102.5.
“Quello che è successo ieri- aggiunge- è molto grave e non c’entra niente con il mio libro. Ieri ci siamo trovati al Senato, nel luogo in cui siamo pagati per stare e per rappresentare gli italiani: Meloni a fare la maggioranza del governo e io a fare l’opposizione. Le ho chiesto alcune risposte su alcuni argomenti, essenzialmente sull’intelligenza artificiale, sulle bollette, sulla situazione geopolitica internazionale, sull’immigrazione e su questioni di spionaggio e intercettazione. Cioè, ho fatto il mio lavoro di opposizione. E Giorgia ha detto una cosa molto strana: ‘Non faccio pubblicità al tuo libro, quindi non ti rispondo’. Quando io ho replicato, lei si è alzata, se n’è andata ed è tornata dopo. ieri è scappata”.
“Io ho fatto cinque domande a Giorgia Meloni partendo dalla sua relazione. Ho fatto il mio dovere: sono andato in aula, ho preso appunti, lei ha parlato di alcune domande e io, su alcune di queste, ho posto delle domande. Non sono andato fuori tema, ho fatto domande di merito. Abbiamo tutti fatto questo mestiere: quando qualcuno dell’opposizione ti fa una domanda, devi rispondere. Poi puoi non essere d’accordo, questa si chiama democrazia, ma scappare no”, conclude.
” Ventotene per me è la capitale morale dell’Europa. Nel pieno della II Guerra mondiale, mentre il nazismo spargeva il terrore nel mondo, un gruppo di sognatori imprigionati dal regime fascista immaginava gli Stati Uniti d’Europa. È per questo che da Premier ho invitato i leader di Francia e Germania a Ventotene dopo la Brexit”. Lo scrive Matteo Renzi sui social. ”È per questo che da sempre ho sostenuto l’idea di fare del carcere di Santo Stefano un centro di formazione di giovani europei. È per questo che da parlamentare ho sempre creduto al progetto difficile ma bellissimo degli Stati Uniti d’Europa. Giorgia Meloni la pensa in modo diverso? Certo. La sua Europa non si riconosce negli oppositori del fascismo, non si riconosce in chi perde la libertà per una idea, non si riconosce in chi sogna un progetto federale”. ”
Ventotene non può essere amata da chi usa i servizi segreti per spiare i giornalisti che fanno scoop contro il tuo partito. Ventotene non può essere amata da chi scappa dai dibattiti parlamentari. Ventotene non può essere amata da chi accetta in silenzio i dazi americani pur di compiacere Trump. Ventotene non può essere amata dai sovranisti, da chi libera i criminali libici, da chi si preoccupa di fare l’influencer ma non riesce a fare la statista. Per amare Ventotene bisogna avere la capacità di fare politica costruendo sogni e non solo generando incubi. La Meloni non ama Ventotene perché la storia di Ventotene dice il contrario della storia di Giorgia Meloni. Le prossime elezioni saranno un referendum tra chi crede nelle idee di Ventotene e tra chi crede in Giorgia Meloni. Noi non abbiamo dubbi su da che parte stare”.