Doppia iniziativa in Parlamento per attivare la consultazione popolare sul testo di riforma costituzionale. Il Centrodestra deposita 78 firme in Cassazione.
La riforma costituzionale sull’ordinamento giudiziario, che prevede la separazione delle carriere dei magistrati, l’elezione per sorteggio dei membri togati del CSM e l’istituzione di una Alta Corte disciplinare, si avvia verso il referendum confermativo.
In una mossa che sottolinea la centralità della consultazione popolare su una riforma così impattante, sia la maggioranza che le opposizioni hanno depositato (o si apprestano a farlo) le firme necessarie per richiedere l’indizione del voto.
Questa mattina, i senatori di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia (Centrodestra) hanno depositato in Corte di Cassazione le 78 firme necessarie per attivare l’iter referendario. La richiesta, che supera abbondantemente la soglia minima richiesta, è stata formalizzata dal comitato promotore composto dai senatori Marcello Pera (FdI), Pierantonio Zanettin (FI) ed Erika Stefani (Lega), affiancati dai capigruppo Maurizio Gasparri (FI) e Lucio Malan (FdI).
Il testo depositato dai senatori specifica che il referendum riguarda le norme “concernenti la separazione delle carriere fra pubblico ministero e giudice, la costituzione della Corte disciplinare per i magistrati, e la formazione mediante sorteggio dei Consigli superiori della magistratura”. Questa esplicitazione distingue la richiesta dei senatori da quella parallela avanzata dai deputati di maggioranza.
Contemporaneamente, anche le forze di Opposizione (PD, M5S e AVS) hanno raggiunto la soglia di firme al Senato, toccando quota 41.
Il raggiungimento di questa soglia da parte di entrambe le fazioni politiche è strategico, poiché in Italia l’attivazione del referendum confermativo su leggi costituzionali è possibile se richiesto da:
- Un quinto dei membri di una Camera (64 deputati o 41 senatori).
- Cinque Consigli regionali.
- 500.000 elettori.
Sebbene la maggioranza abbia già depositato le firme, il gesto delle opposizioni garantisce la loro piena partecipazione all’iter. Si attende ora che anche alla Camera venga raggiunta la soglia necessaria da parte delle opposizioni per poter depositare anch’essi la richiesta in Cassazione, operazione che potrebbe avvenire già nella giornata di domani.