SALARIO MINIMO: SENATO RESPINGE EMENDAMENTO OPPOSIZIONI SU 9 EURO L’ORA
UE: VIA LIBERA DEFINITIVO SENATO A LEGGE DELEGAZIONE EUROPEA
L’Aula del Senato ha respinto l’emendamento sul salario minimo alla legge di delegazione europea che chiedeva ‘che il trattamento economico minimo orario stabilito dal CCNL non possa comunque essere inferiore a 9 euro lordi’. I voti contrari sono stati 87, 54 quelli a favore, 6 gli astenuti. L’emendamento era stato presentato da Avs, con le firme del Pd, M5s e Azione. L’emendamento delle opposizione sul salario minimo, con la prima firma del senatore Tino Magni di Avs, e appoggiato da M5s, Pd e Azione, richiama la direttiva Ue 2022/2041 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 ottobre 2022, relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea, chiede l’introduzione della soglia minima dei 9 euro l’ora per le retribuzioni e di superare il divario di genere nei salari e nelle pensioni. In particolare, le opposizioni chiedono di ‘apportare alla normativa vigente le modifiche e le integrazioni necessarie ad assicurare al lavoratore una retribuzione complessiva sufficiente e proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato, in modo che il trattamento economico complessivo non sia inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) in vigore per il settore in cui il datore di lavoro opera e svolge effettivamente la sua attività, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello nazionale, e che il trattamento economico minimo orario stabilito dal CCNL non possa comunque essere inferiore a 9 euro lordi’.Di ‘prevedere l’istituzione presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali della Commissione per l’aggiornamento del valore soglia del trattamento economico minimo orario al fine di monitorare il rispetto della retribuzione complessiva sufficiente e proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro, l’aggiornamento annuale del medesimo trattamento e l’individuazione dei Ccnl prevalenti’. Infine, di ‘apportare alla normativa vigente le modifiche e le integrazioni necessarie ad assicurare la parità di genere attraverso l’istituzione di un salario minimo’ al fine di ‘colmare il divario retributivo e pensionistico di genere’.
L’Aula del Senato ha dato il via libera definitivo alla legge di delegazione europea con 93 sì, 29 no e 25 astenuti. Il provvedimento è già stato approvato dalla Camera. Respinti gli emendamenti tesi a sterilizzare l’emendamento Costa sul divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare, contestata dall’opposizione come ‘legge bavaglio’, e quello per introdurre il salario minimo a 9 euro.