
“L’Europa e’ la nostra casa, continueremo a difenderla. Io non farei mai parte di un governo anti-europeo. Per fortuna mi pare che la premier Meloni abbia fatto sempre scelte a difesa dell’Ue. Non accettiamo e non accetteremo mai derivate anti-europeiste perché l’Europa siamo noi”. Antonio Tajani parla a gran voce dal palco del Palazzo dei Congressi di Roma per il Consiglio nazionale del partito. Ospite d’onore: Manfred Weber. “L’estrema destra e l’estrema sinistra vogliono distruggere tutto quello che abbiamo costruito. I populisti si oppongono a tutto, ma non propongono nulla”, dice il presidente del Ppe.

Fin dall’inizio, arrivando al Palazzo dei Congressi di Roma, Tajani è stato chiaro sulla questione dazi e sulla trattativa con Trump: “La trattativa la fa solo la Commissione europea che ha, in materia, la competenza esclusiva. Quindi, quando si parla bisogna conoscere le regole e sapere qual e’ il diritto”, dice il segretario di FI di fatto rispondendo alla LEga di Salvini che nelle stesse ore si riunisce aFirenze per il congresso. “Serve piu’ Europa” per proteggere meglio i cittadini insieme a una “rivoluzione pacifica” per trasformare il Vecchio Continente da colosso burocratico “in un gigante politico”, dice Tajani.

Poi anche una risposta al M5S, che sempre nel pomeriggio sfila in corteo a Roma: “Non capisco cosa vuole il M5s, vuole la pace e dava piu’ soldi per la difesa”, quando governava. “Vogliamo dare un segnale politico forte agli ‘sfascisti’ e ai ‘pacifinti’ che manifestano non lontano da noi”, dice Tajani. Per il leader azzurro “rendere più’ sicuri i cittadini e’ un servizio che bisogna rendere al paese”. E aggiunge: “Quando dicono che bisogna spendere soldi per la sanita’ e non per le armi… Ma tutti coloro che erano contro il Mes sanitario – sottolinea – ora dicono che bisogna fare il debito per fare le spese sanitarie. Ma perche’ non erano favorevoli allora come eravamo noi a favore del Mes sanitario? Io rivendico la coerenza di Forza Italia. Non e’ che quando si sta all’opposizione si dice una cosa e quando si sta in maggioranza si dice esattamente il contrario”.
