
Il dibattito sulla cittadinanza torna al centro della scena politica con le dichiarazioni del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il leader di Forza Italia ha ribadito la posizione del suo partito a favore dello Ius Italiae, sottolineando come la proposta sia “assolutamente in sintonia con il programma del centrodestra” e che in passato, durante la scorsa legislatura, “anche FdI era favorevole”.
Secondo Tajani, la proposta prevede che “i giovani che hanno compiuto la scuola dell’obbligo, 10 anni con profitto, possono secondo noi chiedere la cittadinanza”. Un’iniziativa che, a suo dire, rappresenta “un modo per integrare veramente”, in linea con quanto espresso dall’articolo 6 del programma elettorale di Forza Italia. Il ministro ha specificato che la questione verrà affrontata a livello parlamentare e che “non c’entra nulla il governo”.
Tajani ha illustrato le tre priorità principali di Forza Italia. “La riforma della giustizia è la priorità delle priorità”, ha dichiarato il vicepremier, affiancandola alla questione delle tasse. “La terza sono i diritti”, ha aggiunto, specificando non solo i diritti degli studenti non nati in Italia, ma anche il “diritto alla salute di tutti i cittadini italiani”.
In merito al fisco, Tajani ha annunciato una battaglia politica per la riduzione dell’Irpef dal 35 al 33%, con un allargamento della base fino a 60 mila euro. Questa iniziativa, ha spiegato, prenderà il via dopo l’estate, periodo in cui il partito sarà impegnato a destinare fondi alla sanità. “Credo che serva una riforma generale della sanità, un piano nazionale della sanità da riscrivere”, ha concluso Tajani, assicurando un’azione congiunta con gli alleati di governo.
Nessuna apertura nella maggioranza sulla proposta di Forza Italia di rivedere i termini per l’acquisizione della cittadinanza italiana per gli stranieri residenti nel nostro Paese. Anzi, sottolinea la Lega, “la modifica della legge sulla cittadinanza non è all’ordine del giorno e non è nel programma del centrodestra: in ogni caso, potrebbe essere rivista solo in senso più restrittivo”.
‘Noi siamo stati sempre pronti a discutere del tema cittadinanza ma secondo me, lo dico come esponente di Fratelli d’Italia, si deve fare meno sui giornali e più invece in Parlamento che è il luogo dove si può discutere di tutto al momento giusto e oggi io credo che questa non sia una priorità’. Così il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a margine di una conferenza stampa a Roma, risponde a chi chiede un commento allo proposta dello ius scholae arrivata da Forza Italia.’Siamo un governo che agito sempre con grande chiarezza, contrasto fermo all’immigrazione illegale e nel contempo invece valorizzazione di una migrazione legale che è in linea anche con il nostro approccio culturale che mette in condizione di avere persone che vengono a lavorare in Italia nei settori nei quali non abbiamo forza lavoro e questo è un bene – prosegue -, con l’immigrazione legale si può fare anche nelle ultime occasioni, nei flussi migratori che abbiamo riorganizzato abbiamo fatto crescere il numero di migranti dove servono e per permettere anche a loro di avere un adeguato inserimento nel mondo del lavoro trattati come tutti gli altri lavoratori, questo è il nostro tipo di approccio. La cittadinanza è una cosa serissima, essere cittadini italiani è una cosa che deve essere meritata e che vede un percorso oggi molto attento per arrivare a questo obiettivo’.
‘Le forzature sullo ius scholae sono inutili, anzi, controproducenti. La nostra posizione è nota, siamo disponibili a discuterne con gli alleati ma senza accelerazioni unilaterali: noi lavoriamo per l’unità della coalizione, sarebbe sbagliato dividere la maggioranza e sarebbe un errore non tener conto dell’esito del referendum sulla cittadinanza’. Così il leader di Noi moderati Maurizio Lupi.