Donald Trump chiede a Putin di “accettare il cessate il fuoco” minacciando in caso contrario sanzioni finanziarie “devastanti”. Mosca fa sapere di non avere alcuna fretta di accettare la tregua proposta di 30 giorni. Putin, intanto, ha visitato per la prima volta le truppe impegnate nella controffensiva nel Kursk. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di “non correre troppo” sull’ipotesi di un cessate il fuoco, sottolineando che “per prima cosa” la Russia attende di ricevere dagli Usa informazioni dettagliate sui colloqui in Arabia Saudita. “In questi giorni abbiamo pianificato dei contatti con gli americani, durante i quali contiamo di ricevere informazioni complete”, ha aggiunto il portavoce. I negoziatori americani “si stanno dirigendo in Russia proprio ora”, ha annunciato Trump.
Un primo colloquio c’è già stato nelle ultime ore tra il capo della Cia, John Ratcliffe, e quello dell’intelligence esterna russa (Svr), Serghei Naryshkin. E’ stato deciso di continuare i “contatti regolari” tra loro “allo scopo di contribuire a garantire la stabilità e la sicurezza internazionale, nonché a ridurre le tensioni nei rapporti tra Mosca e Washington”. Nelle prossime ore potrebbe esserci una nuova telefonata tra Putin e Trump. Intanto gli americani hanno ripreso le forniture di armi e di informazioni di intelligence a Kiev e il segretario di Stato Marco Rubio ha sottolineato che gli Usa “sollecitano fermamente i russi a porre fine a tutte le ostilità”. Il capo della diplomazia statunitense ha inoltre affermato che gli europei “dovranno essere coinvolti” nel processo negoziale.