TURISMO: FEDERALBERGHI, +5,3% PRESENZE +1,9% OCCUPATI. DATI PRIMO TRIMESTRE 2016, NON ACCADEVA DA ALMENO UN TRIENNIO

Da gennaio a marzo, come non accadeva da almeno un triennio, le presenze alberghiere aumentano del 5,3% SUllo stesso periodo del 2015 grazie a un +6,3% di italiani e un +4,3% di stranieri. Lo annuncia all’assemblea di Federalberghi il presidente Bernabo’ Bocca. ‘Assistiamo anche – spiega – alla ripartenza reale delle assunzioni dei lavoratori del comparto che registrano un +1,9% rispetto al 2015 invertendo una tendenza negativa quinquennale’.

Arrivano segnali positivi da Saint Vincent dove è in corso la 66esima assemblea di Federalberghi. Il presidente Bernabò Bocca, appena rieletto per acclamazione al vertice dell’organizzazione di categoria, ha annunciato infatti che il primo trimestre del 2016 si posiziona come il migliore registrato da almeno tre anni. Crescono infatti sia l’occupazione che i pernottamenti. Un vero giro di boa, dopo tutti i problemi legati al turismo a causa degli attentati prima di Parigi e poi di Bruxelles. “Da gennaio a marzo – ha sottolineato infatti il presidente Bocca – il nostro Osservatorio rileva un aumento di presenze del 5,3% dovuto per il 6,3% a turisti italiani e per il 4,3% a turisti stranieri. Ma la vera notizia arriva dalla ripartenza reale delle assunzioni dei lavoratori (+1,9%), invertendo così una tendenza negativa durata oltre un quinquennio”. Per Bocca, inoltre, i lavoratori a tempo indeterminato sono aumentati nel trimestre del 3%, mentre quelli a tempo determinato rimangono stabili, imprimendo finalmente, ha messo in evidenza, una svolta all’emorragia di posti di lavoro che in questi anni ha caratterizzato il settore aggredito dalla più grave crisi economica di tutti i tempi moderni. Il turismo occupa annualmente 3,1 milioni di unità di lavoro e ha un giro d’affari di 171 miliardi di euro che equivale all’11,8% del Pil: “Ed è proprio una lettura di carattere economico del fenomeno – ha osservato Bocca – che dovrebbe indurre le istituzioni a fare di più per supportare e accompagnare lo sviluppo delle imprese di questo comparto e dell’intero sistema Paese”.

“Chiediamo al governo di sostenere il settore attraverso la riduzione della pressione fiscale che grava sulle imprese del turismo – ha detto ancora Bocca -: meno tasse sul lavoro, meno tasse sui beni strumentali, meno tasse sugli interventi di riqualificazione per rilanciare investimenti produttivi che creano ricchezza e posti di lavoro per tutto il Paese”. Per quanto riguarda il piano strategico per lo sviluppo del turismo nel nostro Paese, il presidente di Federalberghi ha poi rilevato che il governo “deve proporre misure concrete da attivare immediatamente, già con la legge di stabilità per l’anno 2017”. “Inoltre – ha concluso Bocca – occorre intervenire sulle lacune normative e sulla sostanziale assenza di controlli sul territorio che consentono all’area grigia della ricettività di dilagare a macchia d’olio nel far west di Internet, mettendo a rischio i consumatori e alimentando la concorrenza sleale”.

Facci sapere cosa pensi