TURISMO, FRANCESCHINI PENSA A REVISIONE TASSA DI SOGGIORNO. ‘SISTEMA STELLE E’ DATATO, ORA VALGONO PIU’ GIUDIZI SU WEB’

‘Serve una revisione della tassa di soggiorno, che deve uscire dal riferimento alle stelle degli alberghi, che sono un sistema datato e superato. Ormai valgono molto di piu’ i giudizi dei clienti sul web. Bisogna prevedere che sia una percentuale del costo della camera, questo garantisce maggiore equita’ e trasparenza e uguaglianza tra le regioni”. Lo ha detto il ministro Franceschini al convegno di Airbnb a Roma. Per il ministro, la tassa di soggiorno va pagata con il conto della camera e non separatamente in un secondo momento, come adesso.

Serve una revisione della tassa di soggiorno, applicata in hotel e b&b, che non puo’ piu’ essere basata sulle stelle, ma sul costo della camera. Lo ha sottolineato il ministro dei Beni, delle attivita’ culturali e del turismo, Dario Franceschini, intervenendo alla presentazione dello studio di Airbnb ‘Fattore Sharing: l’impatto economico di Airbnb in Italia’. Per il calcolo della tassa di soggiorno “dobbiamo uscire dal riferimento alle stelle, un riferimento datato poiche’ valgono piu’ i giudizi on-line dei viaggiatori”, ha spiegato il ministro, annunciando l’intenzione di aprire un tavolo con le istituzioni locali per affrontare la questione, ma anche per regolamentare in modo chiaro il settore dei b&b. Per la tassa “basta prevedere che sia una percentuale del costo della camera con un range da un limite, a un massimo”. “L’Italia ha davanti a se’ anni di crescita certa per il turismo interno e internazionale”, ha sottolineato Franceschini, “i dati del 2016 dimostrano che c’e’ un enorme incremento rispetto al 2015, anno di Expo e di ottimi risultati”.

Il governo sta lavorando per mettere a punto “regole trasparenti, chiare e uniformi” per il settore dell’home sharing, introdotto da Airbnb, ma “senza ingabbiare o ostacolare” un sistema che nel 2015 ha contribuito per 3,4 miliardi di euro all’economia del Paese. Intervenendo alla presentazione dello studio ‘Fattore Sharing: l’impatto economico di Airbnb in Italia’, il ministro dei Beni, delle attivita’ culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha sottolineato che non deve esserci alcun “contrasto” tra hotel e Airbnb, “sistemi che si possono integrare”. “L’Italia e’ un ecosistema fragile che va tutelato e che non puo’ reggere qualsiasi tipo di turismo”, ha spiegato il ministro, “uno dei punti centrali e’ l’esigenza assoluta di moltiplicare le mete di attrazione, poiche’ ci sono luoghi in Italia che non hanno piu’ capacita’ di tenuta dei numeri, bisogna moltiplicare luoghi che siano capaci di attrarre turismo internazionale”, ha aggiunto, sottolineando la necessita’ di intervenire sulle periferie urbane. “E’ il momento in cui bisogna valorizzarle, perche’ la bellezza e’ anche li’, devono essere luoghi capaci di attrarre viaggiatori e turisti e Airbnb va in queste direzione, moltiplicando i luoghi di attrazione e le possibilita’ di alloggiare in periferia”, ha spiegato il ministro. “In Italia vorremmo venissero viaggiatori”, ha concluso Franceschini, “persone che vogliano vivere un’esperienza e non fare solo turismo mordi e fuggi”.

 

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