TURISMO, NEL 2017 PIU’ VISITATORI STRANIERI CHE ITALIANI

Se per la prima volta nel 2017 in Italia le presenze di turisti dall’estero hanno superato quelle degli italiani, le previsioni 2019 sono ancora piu’ confortanti: si stima un aumento degli arrivi del 4%. XXII Rapporto sul turismo presentato alla Bit a Milano. “Il marchio Italia vale piu’ che mai”, ha detto con orgoglio il ministro Centinaio il quale tuttavia ha voluto anche evidenziare alcune criticita’, come quella della tassa di ingresso o di sbarco che si vorrebbe imporre in alcune zone. 


Per la prima volta nel 2017 in Italia le presenze di turisti venuti dall’estero hanno superato quelle degli italiani: il XXII Rapporto sul Turismo italiano, presentato alla Bit, evidenzia che la componente internazionale (210.658.786) ha superato quella nazionale (209.970.369). Curato dall’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iriss), il rapporto mostra un comparto in salute con il +5.3% degli arrivi nel 2017 e un +4,4% di presenze.

Gode di buona salute il turismo in Italia, dunque. “Il quadro e’ positivo anche con riferimento al 2018 se si guardano le presenze rilevate presso gli esercizi ricettivi che, secondo le stime dell’Istat, si attestano tra 425 e 430 mln, raggiungendo un nuovo record rispetto a quello registrato nell’anno precedente (420,6Mln). Per il 2019, si stima un ulteriore aumento degli arrivi (+4%)”, commenta Alfonso Morvillo, direttore del Cnr-Iriss. 

“Abbiamo la tassa di soggiorno, la tassa d’ingresso a Venezia, qualcuno in Sardegna sta proponendo la tassa di sbarco, che c’e’ ga’ nelle isole minori. Allora la domanda che faccio e’: se fossi un turista, perche’ dovrei venire in Italia a farmi spennare. Vado altrove, dove mi accolgono. Rischiamo di diventare turista-repellenti”. Questo l’allarme del ministro per le Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del TURISMO, Gian Marco Centinaio.