
Annunciata per oggi la telefonata Trump-Putin. Il Cremlino conferma. Si cerca una svolta per la pace in Ucraina. ‘Ci sono ottime chance’, dice il presidente Usa. Al centro del colloquio territori e centrali. Zelenskyj: ‘Il rafforzamento dell’esercito è una priorità’. Mosca apre uno spiraglio: ‘Sì ad osservatori disarmati’. Ma avverte: ‘È pericoloso parlare di invio di militari in Ucraina’.
Il primo a parlarne è stato il presidente americano Donald Trump: “sentirò al telefono il presidente russo Vladimir Putin. Parlando con i giornalisti sull’Air Force One nel viaggio che lo ha riportato a Washington dalla Florida, ha affermato: “Vedremo se avremo qualcosa da annunciare”. Il Tycoon ha spiegato che “nel fine settimana è stato fatto molto” aggiungendo: “Vogliamo vedere se possiamo porre fine a questa guerra”. Riferendosi a “territori” e “impianti di produzione energetica”, ha sottolineato: “Stiamo parlando di questo, di condividere alcuni asset”.
“Molti elementi dell’accordo finale sono stati concordati, ma molto resta ancora da fare”, ha detto ieri sera il presidente Usa. Il portavoce del Cremlino Peskov ha confermato la conversazione telefonica tra Putin e Trump per oggi.
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt non ha voluto entrare nei dettagli della telefonata tra Trump e Putin ma è sembrata ottimista sul fatto che i colloqui possano aiutare ad avvicinarsi a un accordo per porre fine alla sua guerra in Ucraina. “Non voglio anticipare quei negoziati, ma posso dire che siamo sulla linea delle ultime 10 iarde dalla pace”, ha detto nel suo briefing. “Non siamo mai stati più vicini a un accordo di pace di quanto lo siamo in questo momento. E il presidente, come sapete, è determinato a farne uno”, ha aggiunto.
È salito intanto a più di 30 il numero di Paesi alleati disposti a partecipare alla cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’ sotto varia forma per il dopoguerra in Ucraina a garanzia della sicurezza di Kiev. Il premier britannico Starmer è stato promotore dell’iniziativa, discussa anche sabato in un vertice video convocato da Londra con i leader di altri 25 Stati. Iniziativa di cui Regno Unito e Francia si sono assunti la guida in vista di una possibile missione di peacekeeping che i comandanti militari di alcune delle nazioni alleate discuteranno in modo ‘più operativo’ giovedì.
L’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, ha dichiarato domenica che Trump e Putin avrebbero avuto “una discussione davvero interessante e positiva entro la settimana”. Mosca, Kiev e Washington “vogliono che tutto questo finisca”, ha detto il diplomatico alla CNN.
La Russia esigerà garanzie “estremamente ferree” come precondizione di ogni possibile accordo di pace con Kiev, tra cui la certezza che l’Ucraina non entrerà a far parte della NATO, ha ribadito da parte sua il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko in un’intervista al quotidiano Izvestia pubblicata questa mattina. “Chiederemo che concrete garanzie di sicurezza facciano parte di un accordo”, ha affermato, senza menzionare la proposta di tregua di 30 giorni avanzata dagli Stati Uniti e accettata la scorsa settimana dall’Ucraina durante un incontro in Arabia Saudita con gli Stati Uniti. “Tali garanzie devono includere lo status neutrale dell’Ucraina e il rifiuto dei paesi della NATO di accettarla nell’Alleanza”, ha aggiunto. Grushko ha anche ribadito l’opposizione della Russia allo spiegamento delle truppe NATO in Ucraina, “indipendentemente dal nome: un contingente dell’Unione Europea, della NATO o su iniziativa di qualsiasi paese”.