
Parigi, vertice dei leader Ue sulla guerra in Ucraina. “Siamo pronti a ulteriori sanzioni contro Russia e Bielorussia; sosterremo Kiev nel suo percorso europeo”. La Francia ha intanto proposto un nuovo ‘recovery plan’ di guerra da 100 miliardi. La Bce ipotizza la fine degli aiuti. La Commissione europea prepara un piano che porti alla fine della dipendenza energetica dell’Ue dalla Russia entro il 2027.
Mario Draghi a Versailles vede il presidente francese Emmanuel Macron e annuncia che l’Italia “e’ totalmente allineata” a Parigi nella richiesta ai partner europei. L’obiettivo e’ condividere i costi della crisi.
“Con Macron – annuncia Draghi – abbiamo discusso della guerra e delle conseguenze per l’Europa e per l’Italia. Italia e Francia sono allineate” sia nelle sanzioni da imporre a Mosca, che “nel sostegno per i nostri Paesi che queste sanzioni necessariamente comporteranno: abbiamo chiesto tutti insieme tante volte al presidente Putin di cessare le ostilita’, in particolare i bombardamenti sui civili. Continueremo a farlo”. “La risposta a questo dramma non puo’ che essere europea, come e’ stata la risposta alla Russia – continua Draghi – quindi anche per quanto riguarda il sostegno dell’economia europea e il sostegno dell’economia italiana dovra’ esserci una risposta europea e italiana”.
“L’economia europea cresce ancora, ma c’e’ stato un rallentamento – conferma Draghi – mancano le materie prime, non soltanto nel campo energetico ma anche nel campo agro-alimentare, per la produzione di acciaio, di carta, di ceramica. E’ una situazione italiana ma anche una situazione europea. Dobbiamo rispondere a questo, sostenendo le imprese, il potere di acquisto delle famiglie con la stessa convinzione, la stessa rapidita’ con cui abbiamo sostenuto la risposta alla Russia”. Draghi esclude che l’economia italiana possa tornare in recessione, ma chiede di agire subito: “dobbiamo affrontare queste strozzature nell’offerta, questa mancanza di materie prime subito in tutti i settori, sostenendo le famiglie subito ma anche diversificando le fonti di approvvigionamento”,