- Dato il calo delle coperture vaccinali, “la scelta del legislatore statale” di introdurre l’obbligo per 10 vaccinazioni “non può essere censurata sul piano della ragionevolezza per aver indebitamente e sproporzionatamente sacrificato la libera autodeterminazione individuale in vista della tutela degli altri beni costituzionali coinvolti”. E’ quanto afferma la Corte costituzionale nelle motivazioni della sentenza 5/2018 depositata oggi, con cui ha dichiarato l’obbligo dei vaccini legittimo, rigettando il ricorso della Regione Veneto, a seguito dell’udienza pubblica avvenuta lo scorso 21 novembre.
“Il legislatore, infatti, intervenendo in una situazione in cui lo strumento della persuasione appariva carente sul piano della efficacia, ha reso obbligatorie 10 vaccinazioni: meglio, ha riconfermato e rafforzato l’obbligo, mai formalmente abrogato, per le quattro vaccinazioni già previste dalle leggi dello Stato, e l’ha introdotto per altre 6 vaccinazioni che già erano tutte offerte alla popolazione come ‘raccomandate’. Non è corretto, dunque, affermare che la legge ha repentinamente introdotto dal nulla l’imposizione di un ampio numero di vaccinazioni; essa ha invece innovato il titolo giuridico in nome del quale alcune vaccinazioni sono somministrate”, spiega la Consulta.
“Le motivazioni della sentenza della #Consulta su #decretovaccini confermano la ragionevolezza della legge e come l’intervento fosse necessario. I #vaccini sono la prima arma di prevenzione. Proteggono i nostri bambini e la nostra comunità”. Lo afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, su Twitter.
“Le motivazioni della sentenza della Consulta sul decreto vaccini – aggiunge la Lorenzin su Facebook – non lasciano più spazio a dubbi perché confermano la ragionevolezza della legge e come l’intervento fosse necessario visto il preoccupante calo delle coperture. Rappresentano per questo una risposta chiara e concreta alle farneticanti affermazioni di alcuni schieramenti politici, come M5S e Lega, che oggi, per racimolare qualche in voto in più, giocano con la salute degli italiani”. “Ancora in questi giorni – ricorda – abbiamo infatti sentito le pericolose e incompetenti dichiarazioni di Di Maio che è per l’obbligo solo dopo che sono scoppiate le epidemie, ignorando il fatto che le vaccinazioni non sono una cura ma servono proprio a prevenire le epidemie o quelle di Salvini che persevera su posizioni anti scienza e dichiara di volere abrogare la legge se dovesse andare al Governo. E’ davvero preoccupante che si continui a perseverare su questi punti da parte di chi si candida a governare il Paese. L’Italia va vaccinata contro gli incompetenti. #civicapopolare #vaccinocontroincompetenti”.