
ATTACCO NOTTURNO SU KIEV, CHE LANCIA LA CONTROFFENSIVA NEL KURSK
“Vladimir Putin sta tentando di costringere l’Ucraina ad accettare condizioni inaccettabili”. Così si è espressa Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, sottolineando la necessità di “accelerare il percorso di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea”.
Nell’Ue c’è qualcuno che vorrebbe “riaprire i rubinetti del gas e del petrolio” russi. Sarebbe “un errore storico”, che “non permetteremo”. Lo assicura la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, durante la plenaria a Strasburgo. “I proventi dei combustibili fossili – afferma – rimangono una fonte chiave di finanziamento per la macchina da guerra russa. Quindi, è nostro interesse primario per la sicurezza smettere di finanziare il fondo di guerra di Vladimir Putin. E per questo, dobbiamo smettere di spendere miliardi in importazioni di energia russa. So che c’è una netta maggioranza al Parlamento Europeo a favore di questo. Lo scorso novembre avete votato per vietare tutte le importazioni di combustibili fossili russi”.
“Dobbiamo accelerare il percorso dell’Ucraina verso l’adesione alla nostra Unione. Non è solo un’aspirazione dell’Ucraina: può rappresentare la più forte garanzia di sicurezza”. Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a Strasburgo durante la plenaria. E’ stato, continua, “un tema centrale del mio ultimo incontro con il presidente Volodymyr Zelensky a Roma. Stiamo lavorando intensamente con l’Ucraina per avviare il primo cluster dei negoziati di adesione e per avviare tutti i cluster nel 2025. L’adesione dell’Ucraina alla nostra Unione è la più grande garanzia di una pace giusta e duratura. Nella nostra storia, pace e integrazione europea sono sempre andate di pari passo. Quindi, portiamo l’Ucraina all’interno della nostra Unione. Percorriamo insieme la via della pace”, conclude.
Le dichiarazioni di Ursula von der Leyen giungono in un momento di rinnovata tensione, segnato da un violento attacco notturno su Kiev. Missili e droni russi hanno colpito edifici residenziali, provocando la morte di due persone e ferendone otto.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, attraverso un messaggio su Telegram, ha ribadito la sua posizione: “Solo un aumento significativo della pressione sulla Russia e un rafforzamento delle sanzioni possono aprire la strada alla diplomazia”.
Il presidente russo Vladimir ”Putin non è un interlocutore facile” e dopo che ”l’Ucraina ha accettato di avviare una trattativa”, ”ora dipende tutto da Putin”. Ma ”non vedo grandi segnali di disponibilità da parte della Federazione russa e di Putin”. Così il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato a Mattino Cinque su Canale 5 alla vigilia dell’entrata in vigore della tregua annunciata da Putin dall’8 al 10 maggio. ”L’Europa ha fatto tutto ciò che era in suo potere per difendere l’Ucraina”, ha poi aggiunto Tajani sottolineando che ”anche l’Europa ha i suoi limiti”.
Migliaia di passeggeri sono rimasti a terra negli aeroporti di Mosca e in altre regioni per ore da ieri sera fino alle prime ore di questa mattina, terzo giorno consecutivo di emergenza, in seguito a una nuova ondata di attacchi di droni ucraini.