
Un fiume di centomila ‘penne nere’ ha pacificamente invaso Biella domenica, sfilando per dodici ore in occasione della 96ª edizione dell’Adunata nazionale degli Alpini. La lunga parata, salutata dall’entusiasmo della folla, ha superato anche le recenti polemiche scatenate da un video in cui alcuni partecipanti avevano intonato il canto “Faccetta nera” durante i festeggiamenti notturni.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, presente alla manifestazione con il suo cappello alpino, ha minimizzato l’episodio, definendo gli autori “quattro o cinque perditempo”. “L’Associazione nazionale alpini è da sempre un’associazione apolitica e apartitica, così come lo sono le Forze armate – ha dichiarato Crosetto – Devono continuare a esserlo e non vogliamo che quattro o cinque perditempo rovinino una festa con centinaia di migliaia di persone perbene, il cui unico obiettivo è servire lo Stato e il Paese”.
Sulla stessa linea il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, che ha sottolineato come “episodi come quello diffuso online non hanno nulla a che vedere con il significato e i valori propugnati da quasi 105 anni dalle 320mila penne nere associate all’Ana”.
Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, presente a Biella, ha preferito non commentare direttamente la vicenda legata al canto del periodo fascista, concentrandosi sul significato della manifestazione e ribadendo il suo pieno sostegno agli alpini: “Vengo sempre alle adunate degli alpini. È gente che ama l’Italia, ama la solidarietà e ama fare qualcosa per gli altri”.
Un messaggio di saluto è giunto anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha espresso “un commosso pensiero va agli alpini che ‘sono andati avanti’, ai caduti della specialità”, sottolineando come la giornata celebrasse “la storia del Corpo per affermare i valori di fraternità e solidarietà propri dell’Ana”.
Nella tribuna d’onore erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, il sottosegretario Andrea Delmastro e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. La vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino, ha espresso la sua soddisfazione per “quanta bellezza alla tradizionale sfilata dell’Adunata nazionale degli alpini. Amor di patria, dedizione, sacrificio e spirito di servizio qui si mescolano con le straordinarie doti umane e i valori altissimi che incarnano gli alpini”.
La sfilata si è conclusa con il tradizionale passaggio della “stecca alpina” a Genova, città che ospiterà la prossima Adunata nel 2026.