L’assemblea del Comune di Roma conferma il no alla candidatura della citta’ alle Olimpiadi: passa la mozione voluta dalla Raggi. Una figuraccia e migliaia di posti persi, secondo Renzi. Rimette il mandato il ragioniere generale Fermante, lanciando un allarme default per la Capitale.
Alla mozione M5S 30 voti favorevoli e 12 contrari. Bagarre e tensioni con le opposizioni prima della votazione. Il Coni chiede di intervenire e al rifiuto abbandona l’aula. Intanto si apre un’altra falla nella macchina comunale con le dimissioni del Ragioniere generale.
L’assemblea capitolina si e’ riunita per in via straordinaria per votare sulla mozione del M5S che formalizza il no della sindaca Raggi alla candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2024. Tra il pubblico la coordinatrice del Comitato promotore di Roma 2024 Diana Bianchedi che, dopo il no ad interventi esterni, ha lasciato l’aula e ha improvvisato una conferenza stampa: ‘Mi auguro si entri nel merito. Decide Grillo? Chiedete alla Raggi’. La sindaca intanto e’ alle prese con le dimissioni del ragioniere generale del Comune. Fonti del Palazzo Senatorio affermano che ‘al momento non risultano’. Ma Onorato, della Giunta Marchini, mostra un messaggio di Fermante. Pd attacca: ‘Roma allo sbando’.
L’Assemblea Capitolina si è espressa sulla mozione di ritiro della candidatura di Roma ai giochi del 2024 dopo che il sindaco, Virginia Raggi, ha comunicato la rinuncia nei giorni scorsi. E sono state scintille in aula e fuori. La miccia e’ stata accesa dalla decisione comunicata dal presidente Marcello De Vito di non accettare interventi esterni, in primis quello di Diana Bianchedi, del comitato promotore per Roma 2024 che ha allora improvvisato una conferenza con i cronisti in sala stampa. L’atleta ha ribadito che “non e’ corretto imputare 1 miliardo di debiti ai giochi del 1960” e che “i consiglieri avrebbero dovuto leggere il dossier. Io – spiega – oggi mi sarei rivolta ai consiglieri, perche’ la sindaca ha espresso gia’ la sua opinione. Gli si chiede di mettere la firma su un progetto che non conoscono”. E il consigliere Giachetti, ha sottolineato che “i rappresentanti del Coni vengono umiliati per la seconda volta”, alludendo al mancato incontro prima della conferenza con cui Raggi ha annunciato il “no” ufficiale alla candidatura di Roma. La seduta e’ stata interrotta a causa di un blitz dei consiglieri di Fdi che hanno esibito cartelli con su scritto: “prima grillini, adesso coniglietti”, agitando carote. Mentre Stefano Fassina, ha ribadito che “i giochi non sono una priorita’ ma era utile un referendum”. L’Aula ha a lungo applaudito l’intervento del consigliere Sara Seccia di M5S in sostegno del no alla candidatura di Roma. Gli applausi sono giunti dai consiglieri pentastellati. E il consigliere grillino Angelo Sturni, ha ribadito che “il no, lo abbiamo detto in campagna elettorale, al Parlamento e confermato con una mozione che stiamo per approvare. Abbiamo solo subito attacchi strumentali”. A margine dell’assemblea, M5s chiede un ‘patto’ per Roma e sollecita il sindaco Virginia Raggi a intervenire presso il governo affinche’ non vadano persi 18 miliardi di euro gia’ stanziati a favore della Capitale. La posizione e’ stata espressa dal capogruppo capitolino M5S, Paolo Ferrara. “C’e’ una mozione depositata che chiede un patto per Roma – ha affermato Ferrara – non dobbiamo strumentalizzare e non diciamo che i soldi non ci sono piu’, perche’ una parte importante di quei soldi sono ancora a disposizione e possono essere usati, se c’e’ buon senso, anche da parte del governo”.
“Un grazie a tutti i consiglieri. Abbiamo salvaguardato le tasche degli italiani (non solo dei romani). Non abbiamo mai detto che le olimpiadi non si dovevano fare per i ladri (anche se le frattaglie di mafia capitale ci sono ancora). Abbiamo studiato costi, benefici e bilanci delle ultime edizioni e abbiamo fatto una scelta: quella di non indebitare ulteriormente il Comune e l’Italia intera”. Lo scrive Alessandro Di Battista su Facebook in merito al No dell’Aula del Campidoglio alle Olimpiadi. “Calta-gironi, calta-girini, ras del cemento, banche private, politicanti vari e gli m&m’s (Montezemolo e Malago’) se ne facciano una ragione. Ora possono dedicarsi a PonteSulloStretto2030, tanto prima o poi al governo ci andremo noi!”, attacca Di Battista.
“La scelta di ritirare la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024 e’ condivisibile e di buon senso soprattutto in relazione alla situazione debitoria del Campidoglio e alla necessita’ di guardare al futuro di Roma senza i condizionamenti di una candidatura nata male e con lo sguardo rivolto al passato”. Lo afferma Paolo Cento segretario romano di Sinistra Ecologia Liberta’. “La mozione presentata in consiglio comunale da Fassina – prosegue il segretario di Sel Roma – per il ritiro della candidatura di Roma e l’aver sostenuto in questi mesi la necessita’ di un referendum cittadino per aprire una grande discussione pubblica nella citta’ e’ coerente con gli impegni presi in campagna elettorale . Ora dopo questa decisione – conclude Cento – e’ dovere della giunta e del Sindaco Raggi presentare alla citta’ un piano delle priorita’, recuperare i ritardi nel completare la giunta, affrontare le emergenze che in questi mesi dopo le elezioni si sono aggravate”
Ci sarà un incontro martedì a Roma tra il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il numero uno del Cio, Thomas Bach, per analizzare il da farsi dopo la mozione del M5S passata oggi in Campidoglio contro la candidatura per Roma 2024. Lo ha annunciato Malagò a margine di un evento a Desio.