
L’Europa alza la voce contro il piano del premier israeliano Benjamin Netanyahu di occupare la Striscia di Gaza. La Commissione Europea ha espresso una ferma condanna, ribadendo che “l’UE rigetta qualsiasi modifica demografica e territoriale della Striscia che vada contro il diritto internazionale”. La portavoce Anitta Hipper ha precisato che Gaza deve “essere parte di uno Stato di Palestina e Hamas non deve avere alcun ruolo”, pur sottolineando la necessità di liberare gli ostaggi.
Sulla stessa linea si posiziona il governo italiano. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha definito l’eventuale occupazione israeliana un “errore grave”. Intervenendo a Montecitorio, ha spiegato che, pur riconoscendo le “enormi responsabilità” di Hamas, la risposta militare di Israele rischia di provocare “altri morti”, un esito “inaccettabile”.
Riguardo al riconoscimento dello Stato di Palestina, Tajani ha ribadito la posizione favorevole del governo italiano, ma ha aggiunto che “non è possibile” procedere in questo momento “perché non esiste” di fatto uno Stato palestinese. Nel frattempo, l’ONU interviene sulla questione degli ostaggi. L’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Danny Danon, ha annunciato che il Consiglio di Sicurezza terrà una riunione d’urgenza per discutere della situazione degli ostaggi a Gaza, dopo la diffusione di immagini che mostrano le loro precarie condizioni. L’ambasciatore ha invitato il Consiglio a “condannare in modo inequivocabile gli atti barbarici di Hamas”.
Sul fronte umanitario, Tajani ha confermato l’impegno dell’Italia: prima di Ferragosto “arriveranno in Italia 50 palestinesi”, tra cui 20 bambini che verranno curati negli ospedali del Paese. Il ministro ha inoltre annunciato nuovi aiuti alimentari, con il Programma alimentare mondiale che ha acquistato 500 tonnellate di farina che entreranno via terra, e prossimi lanci aerei da parte dell’Aeronautica militare italiana. Infine, Tajani ha confermato l’intenzione di “nuove, e più dure, sanzioni contro i coloni violenti”.