
Un violento terremoto di magnitudo 6.9 ha devastato ieri la regione centrale delle Filippine, portando il bilancio provvisorio delle vittime ad almeno 69 morti e oltre 140 feriti. Le autorità hanno confermato l’entità del disastro, avvertendo che il numero dei decessi è destinato ad aumentare man mano che le operazioni di soccorso procedono.
Il sisma ha colpito con particolare violenza la provincia centrale di Cebu e le aree limitrofe, lasciando dietro di sé edifici distrutti e blackout diffusi. La priorità assoluta per le squadre di emergenza è ora la ricerca e il soccorso dei dispersi, in particolare nella zona di Bogo City, dove si contano 30 delle vittime finora accertate. Altri 22 decessi sono stati segnalati a San Remigio.
Il sisma ha causato tragici crolli strutturali. Cinque persone sono morte a causa del collasso di un impianto sportivo mentre giocavano a basket. “Stavano giocando a pallacanestro all’interno della struttura, quando è crollata,” ha riferito il capitano della Polizia, Jan Ace Elcid Layug.
Secondo l’Istituto di Vulcanologia e Sismologia (Phivolcs), il terremoto principale, registrato al largo della costa, è stato seguito da più di 600 scosse di assestamento. La più forte tra queste ha raggiunto magnitudo 4.8. L’epicentro, secondo i primi dati dell’USGS (US Geological Survey), è stato localizzato a circa 11 chilometri est-sudest della zona di Calape, nella provincia di Bohol.
Le squadre di soccorso sono al lavoro ininterrottamente mentre la nazione si prepara a fronteggiare le conseguenze a lungo termine di questa grave calamità naturale.