La riforma costituzionale, nota come riforma Nordio, è uno dei cambiamenti più significativi all’ordinamento giudiziario italiano. L’obiettivo principale è superare l’attuale modello in cui giudici (magistratura giudicante) e Pubblici Ministeri (magistratura requirente) appartengono a un unico Ordine, pur svolgendo funzioni distinte.
1. La Separazione dei Percorsi Professionali
- Cosa cambia: La legge prevede una netta separazione delle carriere fin dall’inizio. Non sarà più possibile il passaggio di funzione da PM a Giudice e viceversa, come invece era consentito (seppur con limiti) nell’ordinamento precedente.
- Impatto: I magistrati dovranno scegliere all’inizio della loro carriera se intraprendere il percorso di Giudice (chi decide) o di Pubblico Ministero (chi accusa). L’obiettivo è garantire una maggiore imparzialità del giudice, che non avrà mai ricoperto ruoli di accusa.
2. Riforma del CSM: Due Consigli Superiori della Magistratura
Attualmente, il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) è l’organo di autogoverno unitario di giudici e PM.
- Cosa cambia: La riforma istituisce due CSM distinti:
- CSM Giudicante: Competenze per i giudici.
- CSM Requirente: Competenze per i Pubblici Ministeri.
- Impatto: Questa divisione mira a rendere l’autogoverno più mirato alle specifiche esigenze delle due funzioni, separando i percorsi di carriera, promozioni e trasferimenti. Entrambi i Consigli rimarranno presieduti dal Presidente della Repubblica.
3. Istituzione di una Nuova Alta Corte Disciplinare
- Cosa cambia: Viene istituita una nuova Alta Corte Disciplinare che subentra ai CSM nell’esercizio del potere disciplinare nei confronti di Giudici e PM.
- Impatto: L’obiettivo è assicurare che i procedimenti disciplinari siano gestiti da un organo terzo, composto da membri in parte nominati dal Presidente della Repubblica e in parte estratti a sorte tra gli appartenenti alla magistratura e tra professori/avvocati. Questo dovrebbe garantire maggiore imparzialità e trasparenza nelle sanzioni.
4. Modifica del Sistema di Elezione e Composizione
- Cosa cambia: La riforma prevede modifiche al sistema di elezione dei componenti non togati dei due CSM e dell’Alta Corte Disciplinare, introducendo meccanismi di sorteggio tra le varie categorie professionali (magistrati, avvocati e professori universitari).
- Impatto: Questa modifica, molto dibattuta, è finalizzata a ridurre l’influenza delle correnti interne alla magistratura nell’organo di autogoverno.