
Un’escalation del conflitto in Ucraina e la delusione per le azioni di Putin. Sono queste le due preoccupazioni principali al centro della politica estera degli Stati Uniti, con il presidente Trump che ha lanciato un avvertimento diretto agli alleati europei. Durante una cena a Mount Vernon, in Virginia, Trump ha ribadito la sua ferma intenzione di bloccare l’acquisto di petrolio russo da parte dei Paesi dell’Unione Europea.
“Gli europei stanno comprando petrolio dalla Russia, cosa che non dovrebbe succedere, vero?”, ha affermato il presidente, secondo quanto riportato da Bloomberg. La sua posizione è chiara: gli Stati Uniti sono pronti ad aumentare la pressione economica su Mosca, ma a patto che gli alleati europei facciano la loro parte. In questo contesto, Trump avrebbe incaricato Matt Whitaker, l’ambasciatore americano presso la NATO, di esercitare pressioni sull’Europa affinché cessi gli acquisti di petrolio russo.
Parallelamente a questa dichiarazione, il Pentagono ha inviato un segnale forte e preoccupante ai Paesi baltici – Lettonia, Lituania ed Estonia. I diplomatici europei sono stati messi in guardia sul fatto che gli Stati Uniti hanno intenzione di tagliare parte dell’assistenza di sicurezza a questi Paesi, confinanti con la Russia. Il messaggio è chiaro: l’Europa deve diventare meno dipendente dagli Stati Uniti e assumersi maggiori responsabilità per la propria difesa, mentre Washington sposta la sua attenzione su altre priorità.
Intanto, mentre la Polonia fa decollare i suoi caccia in segno di allerta, a Washington il dibattito si fa sempre più acceso. Il presidente ucraino Zelensky incontrerà il presidente degli Stati Uniti all’ONU la prossima settimana per spingere l’acceleratore sulle sanzioni contro Mosca. Secondo Zelensky, legare le sanzioni alla richiesta che i Paesi europei agiscano per primi “significa perdere tempo”.
La situazione resta tesa, con Trump che si dichiara “molto deluso da Putin”, sostenendo che se il prezzo del petrolio calasse ulteriormente, “si metterebbe fine alla guerra in Ucraina”. Una visione che sembra contrastare con le recenti azioni della Russia e con le informazioni secondo cui Putin si sarebbe convinto che l’escalation sia “la strada migliore” e che Trump “lascerà fare”.