PASSAGGIO ALL’OBBLIGO GIUSTIFICATO DAL CALO DELLE COPERTURE
La Corte Costituzionale ha dichiarato non fondate tutte le questioni prospettate nei ricorsi della Regione Veneto sull’obbligo dei vaccini. Secondo i giudici costituzionali, le scelte su questo ambito spettano al legislatore nazionale. Inoltre, il passaggio a un sistema di obbligatorieta’ dei vaccini si giustifica alla luce del contesto attuale caratterizzato da un progressivo calo delle coperture vaccinali. E comunque ‘la mancata vaccinazione non comporta l’esclusione dalla scuola dell’obbligo dei minori, che saranno di norma inseriti in classi in cui gli altri alunni sono vaccinati’. Il governatore del Veneto Zaia prende atto: ‘Ho difeso un modello fondato sulla liberta’ di scelta e sul dialogo con le famiglie. Ora si passa alla coercizione’. I no-vax minacciano ‘disobbedienza civile’.
Nell’udienza di ieri, davanti alla Corte costituzionale, sono state discusse le numerose questioni di legittimità costituzionale promosse dalla Regione Veneto sul decreto legge n. 73 del 2017, convertito nella legge n. 119 del 2017, in materia di vaccinazioni obbligatorie per i minori fino a 16 anni di età. Le questioni sottoposte alla Corte costituzionale non mettevano in discussione l’efficacia delle vaccinazioni – attestata dalle istituzioni a ciò deputate (Organizzazione mondiale della sanità; Istituto superiore di sanità) e da una lunga serie di piani nazionali vaccinali – ma la loro obbligatorietà, sospesa dalla Regione Veneto con una legge del 2007 che aveva introdotto un sistema di prevenzione delle malattie infettive basato solo sulla persuasione. La Corte ha dichiarato non fondate tutte le questioni prospettate. Secondo i giudici costituzionali, le misure in questione rappresentano una scelta spettante al legislatore nazionale.Questa scelta non è irragionevole, poiché volta a tutelare la salute individuale e collettiva e fondata sul dovere di solidarietà nel prevenire e limitare la diffusione di alcune malattie. La Corte ha considerato tra l’altro che tutte le vaccinazioni rese obbligatorie erano già previste e raccomandate nei piani nazionali di vaccinazione e finanziate dallo Stato nell’ambito dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea). Inoltre, il passaggio da una strategia basata sulla persuasione a un sistema di obbligatorietà si giustifica alla luce del contesto attuale caratterizzato da un progressivo calo delle coperture vaccinali.È stato altresì considerato che la legge di conversione ha modificato il decreto legge riducendo sensibilmente le sanzioni amministrative pecuniarie e prevedendo che, in ogni caso, debbano essere precedute dall’incontro tra le famiglie e le autorità sanitarie allo scopo di favorire un’adesione consapevole e informata al programma vaccinale. Infine, la mancata vaccinazione non comporta l’esclusione dalla scuola dell’obbligo dei minori, che saranno di norma inseriti in classi in cui gli altri alunni sono vaccinati.
“Grande soddisfazione per la conferma di costituzionalità del #decretovaccini da parte della Consulta. I vaccini sono una conquista della scienza e una delle più importanti misure di prevenzione esistenti. Il Decreto protegge la salute dei nostri bambini e di tutta la comunità”. Lo scrive su Twitter il ministro della Salute a commento della decisione dei giudici della Corte Costituzionale che ha ritenuto legittimo l’obbligo di vaccini nel contesto attuale.
“Anche la Consulta conferma la correttezza e la costituzionalità del decreto sui vaccini”. E’ il commento su Twitter del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, alla pronuncia della Corte costituzionale sul ricorso presentato dalla Regione Veneto.
“Ennesima sconfitta per la Regione Veneto davanti al Giudice Costituzionale, ormai i ricorsi andati perduti non si contano più così come le decime di milioni di euro che sono costati a tutti i Veneti”. Lo dice Laura Puppato, commentando la sentenza della Corte Costituzionale.
Queste le principali parti del decreto Lorenzin sui Vaccini obbligatori.OBBLIGATORI E CONSIGLIATI I Vacciniobbligatori sono dieci: l’anti-poliomielitica, l’anti-difterica, l’anti-tetanica, l’anti-epatite B, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b. Quelli sempre obbligatori, ma solo fino al 2020 sono: anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. Nella legge si prevede che 4 vaccinazioni diventeranno fortemente consigliate dalle Asl, oltre che gratuite come già previsto dal Piano nazionale: si tratta di quelle contro il meningococco C e B, che fino ad ora erano nel gruppo delle obbligatorie, e di quelle contro il rotavirus e lo pneumococco. RIDUZIONE SANZIONI Per le sanzioni amministrative l’importo sarà al minimo 100 e al massimo 500 euro. In origine la multa prevista andava dai 500 ai 7.500 euro. Se in genitori non vaccinano i figli, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare la violazione alla Asl che contatta il genitore per un colloquio, indicando modalità e tempi delle vaccinazioni da fare. Se il genitore non provvede, l’asl contesta formalmente l’inadempimento ANAGRAFE VACCINALE E’ stata istituita l’anagrafe vaccinale e per l’integrazione degli obbiettivi dell’unità di crisi che monitora le attività del Servizio sanitario nazionale “per renderli funzionali alle esigenze di coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali competenti in materia di prevenzione delle malattie infettive nonché di regia rispetto alle azioni da adottare in condizioni di rischio o allarme” MONOCOMPONENTE Un soggetto già immunizzato potrà adempiere all’obbligo vaccinale con Vaccini in formulazione monocomponente o combinata in cui sia assente l’antigene per la malattia per cui si è già coperti. PRENOTAZIONE IN FARMACIA Si potranno prenotare i Vaccini nelle farmacie convenzionate aperte al pubblico attraverso il Centro unificato di prenotazione (Cup). In particolare, la norma prevede “in via sperimentale e al fine di agevolare gli adempimenti vaccinali relativi all’anno scolastico 2017/2018”.