Virginia Raggi ufficializza il no alla candidatura per i Giochi del 2024 nel giorno dello scontro con il Coni. Salta il faccia a faccia con Giovanni Malago’: la sindaca arriva in ritardo e la delegazione dello sport italiano se ne va. ‘Sarebbe da irresponsabili dire si’. Non ipotechiamo il futuro di Roma. Diciamo no alle Olimpiadi del mattone, stiamo ancora pagando i Giochi del ’60’, dice poi Raggi in una conferenza stampa. Le Olimpiadi ‘sono un sogno che diventa incubo. Il 70% dei romani ha gia’ detto di no votando me al ballottaggio’. ‘Era tutto scritto. Meritavamo piu’ rispetto, ora andiamo avanti. Il Comune si assuma le responsabilita’, gireremo il danno erariale su chi dice no’. Attacca il Pd: ‘Uno schiaffo alla citta”. Applaude Grillo: ‘Brava Virginia, avanti cosi”.
E’ saltato l’incontro fra la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente del Coni Giovanni Malagò e quello del Comitato paralimpico Luca Pancalli. Questi ultimi due, infatti, sono arrivati in Campidoglio accompagnati dalla coordinatrice generale del comitato promotore di Roma 2024, l’ex oro olimpico Diana Bianchedi. Ma, ha spiegato quest’ultima, dopo oltre 35 minuti di attesa e senza alcuna notizia in merito all’arrivo della sindaca, la delegazione ha deciso di lasciare il Campidoglio.
L’incontro era fissato per le 14.30 ma – come ha riferito Diana Bianchedi, direttore del comitato promotore di Roma 2024 – non si e’ presentato nessuno dell’amministrazione comunale, a cominciare dal primo cittadino. La delegazione di Coni e Comitato promotore ha atteso una mezz’oretta e poi, verificata l’impossibilita’ di poter conciliare i tempi dell’eventuale incontro con la conferenza stampa del sindaco programmata per le 15.30, ha lasciato il Campidoglio, “e adesso aspettiamo notizie”. Uno sviluppo quindi inatteso, questo del mancato faccia a faccia.
“Nessuno si è presentato all’incontro”: lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò uscendo dal Campidoglio dove avrebbe dovuto incontrare la sindaca di Roma, Virginia Raggi, per discutere della candidatura di Roma ai Giochi del 2012. L’appuntamnento infatti era fissato per le 14,30. Malago è arrivato puntuale, ma “dopo 40 minuti di attesa”, ha spiegato, “non si è presentato nessuno”. Quindi la delegazione ha lasciato il Campidoglio. Deluse quindi le aspettative del Coni. Lo stesso Malagò infatti entrando in Campidoglio aveva detto: “Speriamo in una decisone di buon senso”.
“Abbiamo aspettato 35 minuti nell’anticamera del sindaco, non si e’ presentata. Il rispetto dei ruoli istituzionali meritava un altro trattamento. Se non c’erano le possibilita’ di parlarci bastava dirlo”, dice Diana Bianchedi, coordinatrice del comitato promotore di Roma 2024, a seguito del mancato arrivo della sindaca, Virginia Raggi, all’incontro con la delegazione del Coni sulla candidatura olimpica. “Amareggiata? Abbastanza. Abbiamo anche chiamato per sapere dove fosse ma lei non si e’ presentata. Questo non preclude la nostra volonta’ di far un nuovo incontro. Sappiamo che la loro e’ un’agenda complessa, sarebbe stato meglio posticipare l’incontro”, spiega Bianchedi.
Poco dopo il sindaco convoca una conferenza stampa per confermare il no alla candidatura di Roma alle Olimpiadi. “E’ da irresponsabili dire di sì a questa candidatura. Lo abbiamo detto con forza a giugno, lo abbiamo detto in campagna elettorale e non abbiamo cambiato idea”. Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in conferenza stampa nella sala della Promoteca in Campidoglio. “Non ipotechiamo il futuro dei romani – ha detto Raggi – non ce la sentiamo”. Per questo “diciamo “no” alle olimpiadi del mattone”. “Non permetteremo che lo sport venga usato come pretesto per nuove colate di cemento”. “Le Olimpiadi sono una sorta di sogno che si trasforma in un incubo”, e di fatto “si rivelano un affare per le grandi lobby e i grandi costruttori”, ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ricordando che solo nel 2015 e’ stato estinto il mutuo contratto per i Mondiali di calcio. “Noi stiamo pagando ancora i debiti delle Olimpiadi del 1960”. “Le Olimpiadi si trasformano in una sorte di incubo e non lo vogliamo. Abbiamo tutti davanti le immagini degli abitanti di Rio de Janeiro (sede dell’ultima edizione dei Giochi, ndr) e non sembravano contenti delle attivita’ preparatorie”. “Non abbiamo mai cambiato idea ma la abbiamo rafforzata. Con le olimpiadi si chiede di assumere altri debiti per romani e gli Italiani. Stiamo ancora pagando i debiti delle olimpiadi del 1960”. “Vengono fatte tante promesse in occasione delle Olimpiadi. Ci ricordiamo bene come sono andati i Mondiali di Nuoto, ci siamo ritrovati con impianti abbandonati, inutilizzati che restano come scheletri e gusci vuoti”.
“Le Olimpiadi sono un assegno in bianco che firmano le citta’ ospitanti: cio’ lo dice l’Universita’ di Oxford in uno studio. Le Olimpiadi sono un sogno che diventa incubo. Non abbiamo dati di Rio ma abbiamo negli occhi le immagini degli abitanti di Rio”. Cosi’ il sindaco Virginia Raggi nel corso della conferenza stampa in Campidoglio. “Le OLimpiadi servono ai comitati d’affari non ai cittadini, noi siamo per lo sport ma non per queste Olimpiadi”, ha aggiunto. “Oggi a 4 anni di distanza” dal ‘no’ di Monti alla candidatura per le Olimpiadi del 2020 “nonostante i dati macroeconomici sono evidentemente peggiorati le Olimpiadi sono diventate un affare”. Noi abbiamo un progetto su Roma più ambizioso delle Olimpiadi 2024, vogliamo riqualificare i servizi, e rendere la città degna delle grandi capitali europee. Abbiamo questa ambizione”. “Oltre a sistemare gli impianti esistenti dobbiamo pensare al futuro trasformando i cantieri fatiscenti in occasioni. La Città del Nuoto di trasformerà in una vela della conoscenza grazie ad un accordo con l’Università”.
“Vigliamo che Roma sia alla altezza delle altre capitali europee, noi siamo propositivi , noi vogliamo lavorare sul quotidiano non sulle emergenze. Un disabile le olimpiadi le fa tutti i giorni, roma è invivibile, i romani ci hanno chiesto di occuparci della città e, non di fare cattedrali nel deserto. I Romani ce lo hanno chiesto. Gli impianti comunali saranno risistemati e promuoveremo lo sport tutti i giorni: questo è il nostro impegno”, ha detto il sindaco di Roma.
“Ho fatto qualche minuto di ritardo per contrattempo, mi spiace che mentre stavo entrando Malagò ha preferito andare via”, ha detto la sindaca di Roma rispondendo a chi le chiedeva perché fosse saltato l’incontro con il presidente del Coni Giovanni Malagò. A chi le faceva notare che fosse più di qualche minuto, ha risposto: “Non si preoccupi che di tempo ce n’era”, precisando comunque di aver “fatto avvisare che stavo entrando, abbia preferito andare via”.
“Siamo entrati alle 14:23” in Campidoglio e “ci hanno fatto accomodare nel salottino della sindaca. Attorno alle 15 ho chiesto” per la seconda volta “notizie della sindaca e mi e’ stato riferito che stava arrivando, aveva un incontro istituzionale con il ministro Delrio. Alle 15:07 abbiamo detto che magari se ci vuole parlare, ci dedica piu’ attenzione e rispetto nei confronti del mondo che rappresentiamo”. Cosi’ il presidente del Coni, Giovanni Malago’,dopo il no di Virginia Raggi a Roma 2024.
“Mi dispiace che il sindaco Raggi non ricordi, e non voglio pensare che l’abbia fatto in malafede, che Roma si e’ candidata solo dopo che il Cio ha cambiato le regole delle candidature, con la riduzione dei costi”: lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malago’, in una conferenza stampa dopo l’annuncio del sindaco Virginia Raggi del no alla candidatura di Roma 2024.
La mozione con cui la Giunta di Roma propone al Consiglio di dire “no” alla candidatura ai Giochi del 2024 “e’ imbarazzante, consiglio alla sindaca Raggi di non presentarla”. E’ l’attacco del presidente del Coni Giovanni Malago’. “La mozione parla di citta’ che non sono mai state candidate. Bisogna sapere prima di cosa si parla, senno’ si fanno brutte figure. Come si fa a non saperlo? Amburgo non e’ stata mai candidata, Boston neanche, e’ imbarazzante”. “Do un consiglio a Virginia Raggi: e’ meglio se non presenta la mozione di cui ha parlato. Si puo’ trovare su wikipedia, e parla di citta’ ritirate che non si sono mai presentate…A differenza di altri, io so bene di quello che parlo quando si parla di Olimpiadi”, ha detto il presidente del Coni.
Roma 2024 “era l’occasione, e’ l’occasione, per dimostrare che c’e’ la possibilita’ di sistemare situazioni che non c’e’ alcuna possibilita’ di risolvere”. “Perche’ l’amministrazione comunale non vuole il referendum sulla candidatura olimpica? Perche’ hanno i sondaggi come li abbiamo noi. Ogni giorno che passa, la percentuale delle persone favorevoli a Roma2024 aumenta. A maggio avevamo il 40-45 per cento, l’ultimo dato parla dell’85 per cento. Soprattutto nelle periferie”.
Con il no alle Olimpiadi di Roma 2024 “viene meno la nostra credibilita’ internazionale”, sottolinea il presidente del Coni Giovani Malago’, spiegando che “ritirarsi ora dopo due anni, in cui abbiamo fatto promozione e chiesto fiducia e sostegno in tutto il mondo, ci fa essere ben poco credibili. Dopo due anni diciamo al mondo ‘abbiamo cambiato idea’. Sono tutte strumentalizzazioni, alibi”. In ogni caso, ha spiegato, “noi andremo avanti fino a un atto formale, si dovranno assumere le loro responsabilita’. Se daranno discontinuita’ amministrativa a un atto precedente si assumeranno le loro responsabilita’. In ogni caso .- ha concluso – ribadisco, non presentino quella mozione copiata da wikipedia, perche’ wikipedia non e’ aggiornata”.