I russi annunciano di aver “neutralizzato” il contrattacco ucraino; Kiev smentisce e denuncia il colpo a un oleodotto vicino Mosca. Intanto, l’aeroporto Willy-Brandt chiude per l’allarme droni.
Il conflitto in Ucraina si concentra attorno alla roccaforte di Pokrovsk, nell’est del Paese, dove si sta combattendo una battaglia cruciale. Mentre Mosca tenta l’assalto finale, le forze speciali del Gur (l’intelligence militare ucraina) hanno lanciato una controffensiva per alleggerire la pressione.
La situazione sul campo è caratterizzata da una netta contrapposizione di versioni tra i due schieramenti:
- Mosca Canta Vittoria: Il Ministero della Difesa russo ha comunicato di aver “neutralizzato” il commando ucraino, sventando “sette attacchi nemici” e respingendo i tentativi di sfuggire all’accerchiamento. I russi hanno parlato di undici soldati ucraini uccisi in un’operazione che avrebbe visto l’uso di elicotteri.
- Kiev Resiste: Le forze armate ucraine hanno bollato le notizie russe come “propaganda degli occupanti”. Kiev assicura che le proprie truppe stanno tuttora operando in città, pur ammettendo una situazione complessa dovuta alla “pressione di diverse migliaia di uomini” russi. “Continuiamo a combattere, nessun accerchiamento,” hanno ribadito le fonti militari ucraine.
Nel frattempo, Kiev ha rivendicato un attacco a un oleodotto strategico vicino Mosca, un’arteria vitale per il rifornimento delle truppe russe al fronte. Sul fronte energetico, l’AIEA ha espresso preoccupazione per l’ulteriore danneggiamento della linea elettrica di alimentazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
L’eco del conflitto ha investito direttamente la Germania, dove è tornato l’allarme droni. L’avvistamento di velivoli non identificati sull’aeroporto Willy-Brandt (BER) di Berlino venerdì sera ha costretto lo scalo a chiudere per due ore, causando la sospensione di tutti i voli.
Nonostante il divieto di volo per droni entro 1,5 km dagli aeroporti, l’episodio ha causato la cancellazione di un volo e la deviazione di circa venti aerei, mettendo a dura prova i nervi della capitale tedesca.
L’incidente si inserisce in una “lunga catena di eventi” che, secondo gli osservatori, fa pensare a una precisa strategia di destabilizzazione attribuita al presidente russo Vladimir Putin. La tensione sul fianco orientale della NATO è alta, con l’aviazione polacca costretta due volte a intercettare aerei russi nello spazio internazionale.
Spionaggio in Germania: Proprio venerdì, il Tribunale di Monaco ha condannato tre uomini per spionaggio e tentato sabotaggio, uno dei quali con trascorsi nelle milizie filorusse del Donetsk.
L’aeroporto BER ha eccezionalmente prolungato l’orario di apertura fino alle due di notte per smaltire il traffico aereo in ritardo, ma la vicenda ha lasciato un segno evidente sulla percezione di sicurezza in Germania.