La Casa Bianca non intende arretrare sulla sua politica di deportazione dei migranti. Nonostante il recente veto della Corte Suprema sull’utilizzo della controversa Alien Enemies Act del 1798, l’amministrazione Trump, secondo quanto riportato dalla Cnn, avrebbe già richiesto al massimo tribunale americano l’autorizzazione a procedere con le espulsioni avvalendosi di altre normative. La decisione della Corte Suprema è giunta in seguito alla constatazione che uno dei migranti destinatari del provvedimento di espulsione non aveva ricevuto alcuna notifica formale. Inoltre, è emerso che a nessuno dei migranti coinvolti era stata fornita l’opportunità di presentare appello contro la decisione.
L’amministrazione Trump ha presentato una richiesta urgente alla Corte Suprema degli Stati Uniti per revocare il blocco temporaneo sulle espulsioni di migranti venezuelani, accusati di legami con l’organizzazione criminale Tren de Aragua. La decisione del tribunale, giunta ieri, aveva sospeso le deportazioni, accogliendo un ricorso d’emergenza presentato dall’Unione per le Libertà Civili (ACLU), che denunciava l’uso improprio dell’Alien Enemies Act, una legge risalente al 1798.
Il procuratore generale John Sauer, in rappresentanza del governo, ha contestato la legittimità del ricorso diretto alla Corte Suprema, sostenendo che i tribunali inferiori non hanno ancora esaminato i fatti chiave del caso. Sauer ha inoltre richiesto chiarimenti sulla possibilità di utilizzare strumenti legali alternativi per procedere con le espulsioni.
L’ordine della Corte Suprema riguarda specificamente i detenuti del centro di Bluebonnet, in Texas, molti dei quali, secondo l’ACLU, erano pronti per essere imbarcati su autobus diretti all’aeroporto per un’espulsione immediata. L’amministrazione Trump difende l’applicazione dell’Alien Enemies Act, invocato solo tre volte nella storia degli Stati Uniti, come giustificazione per la rimozione senza garanzie legali dei presunti affiliati al gruppo criminale venezuelano. La battaglia legale è ora nelle mani della Corte Suprema, che dovrà decidere se accogliere la richiesta dell’amministrazione o confermare lo stop alle espulsioni.