
Da Malta la premier Giorgia Meloni replica alle richieste della Germania sul regolamento delle crisi inserito nel Patto sulla migrazione e l’asilo Ue: “Non si fa solidarietà coi confini degli altri”, dice. E incassa l’appoggio del presidente francese Macron. Anche Elon Musk, polemizza sulle ong tedesche che “raccolgono migranti illegali per poi portarli in Italia”.

Al termine del Med9 con i paesi europei del Mediterraneo Giorgia Meloni, dopo un incontro a tre con il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della commissione Ue, Ursula von Der Leyen, replica alla Germania e alla sua posizione sulla questione migratoria: “I tedeschi la dovrebbero smettere di fare solidarietà con i confini degli altri”, dice Meloni. “Io capisco -aggiunge- il governo tedesco, ma se loro vogliono tornare indietro sulle regole delle Ong, allora noi proponiamo un altro emendamento in forza del quale il Paese responsabile dell’accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una Ong è quello della bandiera della nave”. E sullo stallo sul Patto europeo sui migranti continua: “Ognuno si assumerà le sue responsabilità”. “Noi siamo stati molto cooperativi” in Europa e con i tedeschi “sul tema del patto di migrazione e asilo, lo abbiamo votato anche perché migliorava per noi le condizioni rispetto alle regole precedenti, poi la Germania è arrivata con alcuni emendamenti, uno in particolare che per noi rappresenta un passo indietro sul tema delle organizzazioni non governative”. “Vediamo – ha concluso – quale sarà la soluzione di questo problema. Noi abbiamo la nostra linea, altri ne hanno un’altra, il problema è non scaricare la linea di uno sugli interessi dell’altro”.


Meloni incassa il sostegno del presidente francese Macron: “Viviamo una situazione eccezionale, specialmente quella che ha toccato Lampedusa, e ora ci deve essere una risposta europea unica, tutti dobbiamo dare solidarietà all’Italia e ai primi porti di approdo”. Sul trilaterale con il premier italiano e con Ursula von Der Leyen si cerca un’intesa ai dieci punti di Lampedusa: “Abbiamo proposto ai nostri colleghi di mettere in atto e implementare questi 10 punti, spero che a livello europeo potremo migliorare il nostro funzionamento interno, per lavorare insieme sulla questione dell’immigrazione, migliorando il partenariato con i paesi di origine, e per contrastare in modo concreto i trafficanti di esseri umani”.

Poco prima Meloni aveva avanzato la proposta di estendere il memorandum con la Tunisia a modello per altri paesi come la Libia. “Dal nostro punto di vista sono contenta per la convergenza trovata -aveva detto Meloni- è tempo di affrontare in modo concreto, strutturale e definitivo il problema dei flussi migratori. Rischiamo di essere la prima nazione a venire travolta, ma poi tutti faremmo quella fine”.
Emergono convergenze “totalmente condivise” dai Paesi del Med9 nella dichiarazione finale. Francia, Spagna, Grecia, Cipro, Slovenia, Croazia, Portogallo e Malta sottoscrivono una linea comune sul fronte della gestione dei flussi.