Un “massiccio attacco” russo con droni e missili ha scatenato il caos nella notte su Kiev e su almeno altre nove regioni ucraine, causando blackout generalizzati e gravi danni alle infrastrutture energetiche.
La capitale è stata duramente colpita, con l’intera riva sinistra rimasta al buio. A seguito di un attacco con un drone, è scoppiato un incendio in un grattacielo di 17 piani, costringendo all’evacuazione e lasciando dietro di sé diversi feriti. Si segnalano inoltre criticità nell’approvvigionamento idrico in città.
Il Ministero dell’Energia ucraino ha confermato che gli attacchi notturni contro il sistema energetico hanno causato interruzioni di corrente in vaste aree. Oltre a Kiev e alla regione circostante, sono rimaste al buio le regioni di Donetsk, Dnipropetrovsk, Černihiv, Čerkasy, Kharkiv, Sumy, Poltava e Odessa.
Il fuoco russo si è concentrato anche sulla regione di Zaporizhzhia, dove si registra purtroppo la vittima più giovane: un bambino di 7 anni. Bombardamenti “massicci” hanno interessato anche Dnipro e Kryvyi Rih. Droni sono stati rilevati anche in direzione di Poltava, Kremenchuk e Kharkiv.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato l’azione russa definendola un “attacco cinico e calcolato” contro il settore energetico. Zelensky ha rivelato che nella notte sono stati lanciati oltre 450 droni e più di trenta missili “contro tutto ciò che garantisce una vita normale”.
Il bilancio provvisorio parla di oltre 20 feriti in tutto il Paese, ai quali viene fornita assistenza.
Di fronte a questa escalation, Zelensky ha lanciato un forte appello alla comunità internazionale, sottolineando la necessità di “massima efficienza da parte dei funzionari a tutti i livelli” per gestire l’emergenza.
Il Presidente ha chiesto “azioni decisive” a Stati Uniti, Europa e G7, sollecitando l’implementazione delle consegne di sistemi di difesa aerea e l’applicazione di sanzioni più incisive. Ha espresso la sua fiducia in una reazione forte da parte del G20 e di tutte le nazioni che si dichiarano a favore della pace.