
Una ospitata televisiva per promuovere la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’UNESCO si è trasformata in un vero e proprio caso politico. Giorgia Meloni, ospite in collegamento con la trasmissione “Domenica In”, è finita nel mirino delle opposizioni, che hanno accusato la Rai di averle concesso un “vergognoso Meloni show” in un periodo di forti tensioni politiche e istituzionali.
L’attacco più duro arriva dalla segretaria del PD, Elly Schlein, che ha parlato di “spottone di TeleMeloni” e ha puntato il dito contro la premier, che “continua a rifiutarsi di venire in Parlamento a spiegare cosa farà l’Italia” riguardo alla questione di Gaza, ma trova il tempo di “confezionare spot elettorali sul servizio pubblico”. Sulla stessa linea anche il Movimento 5 Stelle, che ha denunciato un “abuso della tv pubblica” da parte della Presidente del Consiglio.
La Rai ha risposto alle accuse con una nota ufficiale, in cui ha difeso la scelta editoriale, parlando di “autentico servizio pubblico” per raccontare “la cultura, le tradizioni, l’industria e la promozione dell’Italia nel mondo”.
Prima della polemica televisiva, la premier era tornata sul palco di “Fenix”, l’evento di Gioventù Nazionale, per rivendicare i successi del suo governo e ribadire la sua agenda politica. Nel suo discorso, dai toni sempre più da campagna elettorale, Meloni ha attaccato quella che ha definito “la sinistra post-sessantottina”, colpevole di aver “tentato di far sparire” dal vocabolario la parola “merito”, che invece il suo esecutivo “ha rimesso al centro dell’azione di governo”.
La Presidente del Consiglio ha affrontato anche il tema dell'”odio” politico, ricordando la vicenda di Charlie Kirk, l’attivista statunitense a cui si è riferito Salvini a Pontida, e attaccando i “sedicenti antifascisti” che avrebbero esultato per la sua morte. “Non siamo come loro, non lo diventeremo mai”, ha dichiarato Meloni, aggiungendo che “l’amore e non l’odio” è ciò che muove la sua azione.
Meloni ha concluso il suo intervento con un messaggio di fiducia ai giovani militanti di FdI: “Non avete paura del tentativo di demonizzarvi e delle minacce che si moltiplicano man mano che dimostriamo di saper governare questa nazione”. “Buon vento ragazzi, ci vediamo nella tempesta”, ha concluso la premier, sottolineando la necessità di “levare l’ancora” e “abbandonare i porti sicuri” per affrontare le sfide future.