
A cinque anni dalla tragica scomparsa di Willy Monteiro Duarte, Colleferro si è stretta nel ricordo del giovane, ucciso per aver difeso un amico. Presente alla commemorazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso un commosso omaggio, definendo Willy un “italiano esemplare” e un simbolo di resistenza contro la violenza e l’odio.


Nel suo discorso, il Capo dello Stato ha ricordato la notte del 6 settembre 2020, quando la vita del 21enne fu spezzata da una “violenza cieca e brutale”. Mattarella ha poi lanciato un appello forte e chiaro, citando il celebre discorso di Martin Luther King: “L’odio moltiplica l’odio, la violenza moltiplica la violenza”. Il Presidente ha voluto mettere in guardia i molti giovani presenti sui pericoli dei linguaggi tossici e delle narrazioni divisive che si diffondono sui social media, dove “il diverso da sé viene visto come un nemico da abbattere”.


Il Presidente ha incontrato in forma privata la madre e la sorella di Willy, Lucia e Milena Monteiro Duarte, prima di prendere posto in prima fila. Visibilmente commossa, la madre ha ringraziato Mattarella per la sua presenza, sottolineando di aver sentito “l’abbraccio dell’Italia intera” nel loro grande dolore. “Non vogliamo che sia ricordato come un eroe”, ha aggiunto, ma come “un ragazzo semplice e amico di tutti”. Il messaggio che la famiglia porta avanti, ha spiegato, è quello di “vivere con la pace nel cuore, senza odio, perché l’odio e la vendetta portano solo altro dolore”. L’omaggio del Presidente Mattarella e la testimonianza della famiglia di Willy hanno trasformato il ricordo di una tragedia in un impegno pubblico, con l’obiettivo di onorare il giovane e il suo gesto di altruismo, facendo dell’amicizia il fondamento della vita sociale.