GIUSTIZIA. MELONI: “CONCORSO ESTERNO? MI CONCENTREREI SU ALTRO”
FIRMATO IL MEMORANDUM D’INTESA UE-TUNISIA SUI MIGRANTI
Meloni stoppa Nordio sull’abrogazione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa. “Comprendo benissimo sia le valutazioni che fa il ministro, sia le critiche che possono arrivare: mi concentrerei su altre priorità”, afferma la premier. Io e la Meloni “siamo in perfetta sintonia”, assicura da parte sua Nordio.
Siglato a Cartagine il Memorandum d’intesa Ue-Tunisia sui migranti. A firmarlo la Von der Leyen, la Meloni, il premier nederlandese Rutte e il presidente tunisino Saied. Quest’ultimo ha attaccato le ong, accusandole di fake news per danneggiare Tunisi.
“Sul tema del concorso esterno comprendo benissimo sia le valutazioni che fa il ministro Nordio, che è sempre molto preciso, sia le critiche che possono arrivare. Mi concentrerei, però, su altre priorità”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, lasciando gli scavi di Pompei al termine della visita insieme al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in occasione del viaggio inaugurale del collegamento Frecciarossa Roma-Pompei. La premier fa riferimento ad uno dei temi al centro della polemica sulla giustizia, l’ipotesi di revisione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa, che per ministro Nordio andrebbe modificato anche se il Guardasigilli, in questo appoggiato da Forza Italia, ha più volte ribadito che “non si tratta di cambiare o rendere più debole la lotta alla malavita organizzata”. Poi, sulle celebrazioni per l’anniversario della strage di via D’Amelio dice: “Io non sono mai mancata e non manchero’ nemmeno quest’anno”.
“Con la premier siamo e siamo sempre stati in perfetta sintonia”. Lo dichiara in una nota il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “Il problema del concorso esterno – spiega – e’ stato da me trattato nei miei scritti di questi ultimi venti anni, e’ essenzialmente tecnico, e mira semmai a rafforzare la lotta contro la criminalita’ organizzata. Ma la sua revisione non fa parte del programma di governo, e infatti non e’ stata da me nemmeno prospettata nel discorso alle Camere all’inizio del mio mandato. Le ricostruzioni fantasiose e talvolta maligne su nostri ipotetici dissidi sono vani tentativi di minare la nostra risolutezza nel portare a compimento le riforme sulla giustizia, secondo il mandato ricevuti dagli elettori, e sulle quali non vacilleremo e non esiteremo”, conclude il ministro.
“Questa iniziativa speriamo abbia un successo tale da essere implementata in termini di tratte”, dice la premier Giorgia Meloni all’arrivo al Parco archeologico di Pompei, dove viene accolta, tra gli altri dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. “Turismo e cultura sono la nostra benzina produttiva – sottolinea -. Il punto è riuscire a metterli a disposizione in maniera più semplice e comoda ai turisti, che oggi hanno legittimamente pretese più alte”. C’è una “competitività nel mondo che si fa strada, e sulla quale l’Italia non può rimanere indietro, adagiandosi sul grande patrimonio che ha”, aggiunge la premier prima di iniziare la visita agli scavi. Il nuovo collegamento Roma – Pompei, della durata di circa 110 minuti, è previsto al momento ogni terza domenica dl mese, con partenza al mattino da Roma Termini alle 8.53 fermata a Napoli Centrale e poi arrivo alla stazione di Pompei alle 10.40. Ad attendere i viaggiatori il bus navetta Pompei Link. Il ritorno è alle 18.40 con fermata a Napoli Centrale e infine arrivo a Termini alle 20.55. Il nuovo collegamento si aggiungerà alle 50 corse giornaliere, andata e ritorno, oggi già esistenti tra Roma e Pompei in Frecciarossa, che prevedono l’arrivo a Napoli Centrale con l’Alta Velocità e il proseguimento a destinazione con i treni regionali di Trenitalia. “Siti come questo di Pompei, ma tante altre bellezze della nostra nazione, sono la geografia identitaria del nostro popolo – spiega il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano – Ma noi non ci fermiamo, sto provvedendo a finanziare nuove opere di scavo, nuovi allestimenti, nuovi miglioramenti di servizio e se andranno bene, le corse del Roma – Pompei saranno implementate”.
La Ue darà finanziamenti alla Tunisia per 100 milioni di euro, perché il Paese del Nord Africa contribuisca alla lotta ai trafficanti che lucrano sui migranti che vogliono attraversare il Mediterraneo per giungere in Europa. È questo il punto principale del Memorandum firmato a Tunisi dal presidente della Tunisia, Kais Saied, con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier olandese Mark Rutte. “Lavoreremo con la Tunisia per una partnership operativa anti-trafficanti, aumenteremo la nostra collaborazione in operazioni di ricerca e salvataggio e abbiamo concordato di cooperare per la gestione delle frontiere, contro i trafficanti e per affrontare le cause di base (dell’immigrazione ndr.) nel pieno rispetto del diritto internazionale. Per questo, renderemo disponibili più di 100 milioni di euro di finanziamenti Ue”, ha spiegato von der Leyen, illustrando il quinto dei ‘5 pilastri’ che costituiscono il Memorandum. Gli altri riguardano il contatto fra persone, per esempio con Erasmus+ per gli studenti tunisini, lo sviluppo economico, il commercio e l’energia pulita. “Abbiamo stabilito con la Tunisia una serie di misure onnicomprensive che ora rapidamente metteremo in pratica”, ha sottolineato von der Leyen. Soddisfatta la premier Meloni, che ha rimarcato come questa intesa debba essere “per noi un modello da seguire anche per gli altri Paesi del Nord Africa. Tutto questo fino a qualche mese fa sarebbe stato impensabile, e lo dico con orgoglio e gratitudine verso la Ue e il presidente Saied”. Meloni ha spiegato che “oggi abbiamo raggiunto un obiettivo molto importante, questo nuovo incontro arriva dopo un grande lavoro diplomatico, portato avanti con passione, pazienza e lungimiranza. Siamo molto soddisfatti di questo Memorandum, un altro passo avanti importante per la creazione di un partenariato con la Tunisia per affrontare in maniera integrata la crisi migratoria e lo sviluppo da entrambe le sponde del Mediterraneo”.