
SU DELMASTRO E SANTANCHÈ PARLA DI ‘ANOMALIE’. IL G7 BLINDA ZELENSKY. NATO, ‘L’UCRAINA MAI COSÌ VICINA’
‘Comprendo da madre la sofferenza del presidente del Senato, anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda’, ha detto la premier Meloni a Vilnius, rispondendo a una domanda sull’accusa di violenza sessuale nei confronti del figlio di La Russa. ‘Tendo a sodalizzare per natura con una ragazza che denuncia’, ha aggiunto. Sulla vicenda della ministra Santanchè la premier ha sottolineato che ‘un avviso di garanzia non determina le dimissioni di un ministro, a maggior ragione con queste modalità’. Poi si è detta ‘obiettivamente molto colpita’ anche dalla richiesta del Gup di Roma di imputazione coatta a carico del sottosegretario Delmastro, che ha definito un’altra ‘anomalia’: ‘È una questione politica, riguarda un esponente del governo nell’esercizio del suo mandato’. Replica la Anm: ‘il gip applica la legge senza distinguere fra le persone, fa il suo mestiere e non si sostituisce ai pm’. La presidente del Consiglio è stata invitata alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti Biden il 27 luglio.

ll G7 blinda l’Ucraina con un sistema di garanzie e protezioni in attesa dell’adesione alla Nato che avverrà solo dopo la fine della guerra. ‘Kiev non è mai stata così vicina’, dice il segretario generale Stoltenberg al termine del vertice di Vilnius. Il presidente Zelensky incassa il risultato e riconosce la linea degli alleati, ma aggiunge che ‘nulla vale come l’adesione’. Nella dichiarazione finale del summit, nasce una sorta di Guerra fredda 2.0: l’Alleanza ridisegna la sua strategia e torna a difendersi dalla Russia, guardando anche Pechino. ‘Abbiamo unito il mondo per sostenere Kiev. La compattezza sia un modello per tutte le sfide’, dice il presidente americano Biden all’università di Vilnius. La replica di Lavrov: ‘la Nato è tornata agli schemi della Guerra Fredda. Mosca risponderà alle minacce al meglio delle sue possibilità’