RENZI CHIUDE AI FUORIUSCITI. ORLANDO, CHIEDERO’ REFERENDUM
Il giorno dopo il confronto Tv fra i tre candidati alle primarie del Pd, resta aspro il confronto e sembra concentrarsi oggi sulle possibili future alleanze. Renzi chiede che il voto non diventi occasione di litigio ma dopo lo stop a Pisapia avverte: ‘Con quelli che sono andati via dal Pd, e’ ovvio che non faremo alleanze. Non perche’ hanno insultato me ma perche’ hanno tradito decine di migliaia di militanti’. Emiliano, definisce ‘una sciagura per la sinistra ed il Paese’ una vittoria dell’ex premier alle primarie, ma assicura: ‘Non lascero’ il Pd’. Orlando assicura: se si dovesse porre questo tema, chiedero’ la convocazione di un referendum, previsto dallo Statuto, per decidere se andare con Berlusconi o Pisapia’.
“Con quelli che sono andati via dal Pd, e’ ovvio che non faremo alleanze. Non perche’ hanno insultato me ma perche’ hanno tradito decine di migliaia di militanti”. Lo ha detto Matteo Renzi parlando a un incontro del Pd a Pioltello. A suo avviso, “la gente non ci capirebbe: se ci mettessimo insieme il giorno dopo le elezioni penserebbero a una questione di poltrone”. Per Renzi, questo vale “a livello nazionale, non locale”.
“Il 4 dicembre è stata una sconfitta epocale per il Pd. La chance di vincere le elezioni sono io. Renzi sta combattendo per tenere il suo personale potere, quello dei suoi amici, e questo crea sfiducia nel popolo italiano. Siamo indietro nei sondaggi proprio per questo motivo”. Lo ha detto Michele Emiliano, in un’intervista a Tgcom24. “Noi vorremmo un Pd più aperto, capace di coinvolgere quelli che non hanno voce, non possiamo lasciare a Salvini questo compito – ha proseguito il governatore della Regione Puglia, uno dei tre candidati, insieme ad Andrea Orlando e Matteo Renzi, alle primarie per la segreteria del Partito Democratico che si svolgeranno domenica 30 aprile -. Il mio compito nel Pd è quello di marcare stretto Renzi se dovesse vincere queste primarie, Renzi è un giovane di belle speranze che ha sprecato l’occasione che ha avuto di cambiare il paese”. “L’Italia ha perso un’occasione grandissima perché la flessibilità che ci era stata concessa dall’Ue, l’abbiamo utilizzata per favorire la vittoria di Renzi al referendum e ora abbiamo un buco di bilancio che abbiamo dovuto riparare con una manovra da 3,5 miliardi – ha quindi concluso Emiliano -. Non siamo rispettati in Europa perché non abbiamo raggiunto nemmeno uno degli obiettivi che ci avevano chiesto. Non mantenere la parola in Europa significa non essere credibili”.
“Se sarò segretario proporrò un Referendum tra gli iscritti del Pd per decidere se vogliamo l’alleanza con Berlusconi o con Pisapia”. Lo ha detto Andrea Orlando durante la conferenza stampa di presentazione dell’accordo con i moderati di Giacomo Portas presso la sede del suo comitato elettorale in vista delle primarie. “Sono sicuro -ha sottolineato il ministro della Giustizia- che ci sarà la maggioranza schiacciante da parte di chi vuole l’alleanza per un centrosinistra ampio, quello che vogliamo costruire”. Secondo Andrea Orlando “l’accordo con la destra è pericoloso, tanto più durante la campagna elettorale”, perché potrebbe portare vantaggio ai cinque stelle “che potrebbero arrivare da soli al 51%”. “Mentre l’accordo con l’associazionismo e le forze civiche ha un valore strategico” per il centrosinistra, ha sottolineato il ministro della Giustizia, dicendo di pensare a un dipartimento del partito democratico, che “si occupi solo dei rapporti con le liste civiche”. Sui rapporti con gli alfaniani avverte: “Con Ap siamo distanti, ma se le distanze saranno superate non metto veto a nessuno, certo la soluzione di Palermo per noi non va bene”.