La VII Conferenza nazionale delle dipendenze, tenutasi a Roma, ha rappresentato un momento di mobilitazione istituzionale unanime contro il fenomeno della droga e delle dipendenze patologiche. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la Premier, Giorgia Meloni, hanno lanciato un messaggio congiunto: “Nessuno sarà lasciato solo”.
Il Capo dello Stato, richiamando lo slogan della conferenza (“Insieme si può”), ha definito le dipendenze una “tragedia” che richiede un “impegno corale”, evidenziando come la “perversa presenza e opera della criminalità organizzata” sia un fattore cruciale da contrastare.

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ammesso che il Governo non possiede “tutte le risposte”, ma ha sottolineato un impegno economico senza precedenti.
“Dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato, toccando quasi quota 165 milioni di euro, una cifra mai stata disponibile in passato. Sono chiaramente risorse decisive per sciogliere nodi che si trascinavano da molto tempo.”

A gettare luce sulla vulnerabilità dei giovani è intervenuto Papa Leone XIV con un videomessaggio, evidenziando come la “paura del futuro e dell’impegno nella vita adulta” renda le nuove generazioni “particolarmente fragili”. Il Pontefice ha chiamato in causa istituzioni, Chiesa e società per offrire una “presenza attenta e solidale” ai giovani che manifestano una “profonda sete di vivere”.
I presidenti delle Camere hanno rilanciato l’allarme sociale. Per Ignazio La Russa (Presidente del Senato), la conferenza è “uno snodo tra quello che abbiamo fatto e quello che si deve fare”.
Il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, basandosi sui dati dell’ultima relazione annuale al Parlamento, ha parlato di un “quadro allarmante che configura una vera e propria emergenza sociale e sanitaria”. Fontana ha allargato la prospettiva oltre al solo consumo di droga e alcol: “Non sono solo l’alcol e la droga a fare paura. Penso, per esempio, alla ludopatia, all’uso patologico dei social media e dei dispositivi elettronici che finiscono per sostituire le relazioni autentiche con connessioni virtuali”.
A chiudere gli interventi è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che ha assicurato: “Non partiamo da zero, abbiamo tre anni di lavoro comune alle spalle. Puntiamo a conquistare sempre maggiori spazi di libertà dalle droghe e dalle dipendenze”.