Manovra: opposizione sul piede di guerra
Per il Pd l’unica via che ha il governo per uscire dalle difficoltà è una manovra in disavanzo: “C’e’ bisogno di trenta miliardi, il governo ne ha nove, se va bene”, e’ l’analisi di Francesco Boccia. Il presidente dei senatori dem da Ceglie Massapica, in provincia di Brindisi, per partecipare all’evento di Affaritalian, afferma: “Dal Consiglio dei Ministri di oggi non c’e’ stato un provvedimento. E’ stato convocato chissa’ perche’. Hanno fatto un convegno, non un Consiglio dei ministri. Ne sono usciti dicendo che auspicano che accada qualcosa. Ma sono loro che devono dirci cosa hanno intenzione di fare”. “Il disavanzo che hanno approvato col Def dice 3,7%. Vuol dire – continua Boccia – che non c’e’ un euro. Hanno otto o nove miliardi rispetto ai trenta che servono per la manovra. Non capiamo che intenzioni hanno”. Il Partito democratico va dunque avanti con la sua battaglia su quelle priorita’ che ha indicato nella “estate militante” la segretaria Elly Schlein impegnata per promuovere la raccolta firme sul salario minimo. Firme che hanno toccato oggi quota 400 mila. “Il salario minimo e’ semplice ed e’ la ragione di questo successo”, dice Boccia. “Non capiamo come faccia la destra a non sostenere questa proposta che e’ una proposta unitaria delle opposizioni, una proposta di civilta’”.
“Noi faremo una durissima battaglia per la riduzione del cuneo fiscale e per la sanita’ pubblica. Perche’ l’unica cosa che abbiamo capito e’ che il governo ha una strategia per ridurre le risorse della sanita’ pubblica e dei servizi pubblici. Non faremo sconti sulla manovra”dice la segretaria dem Elly Schlein. “Ci batteremo contro questo andazzo. E’ bastato un solo anno di governo per scendere le risorse per la sanita’ pubblica”, spiega Schlein da Imperia. Ora, il rischio è che, per finanziare la manovra, possano essere toccati i fondi dell’assegno unico per le famiglie: “Siamo preoccupati: abbiamo fatto in questi anni una battaglia per le famiglie, con l’assegno unico famigliare, che ha avuto una parte delle risorse che non sono state spese. Guai! Bisogna che quelle risorse vadano comunque alle famiglie, non pensino di dare qualche altra mancia ai soliti noti”. Atteggiamento duro anche dal Movimento 5 Stelle. “I propositi annunciati dalla premier sono preoccupanti”, sottolinea il presidente del Movimento, Giuseppe Conte: “Ha detto di voler continuare nel solco della scorsa manovra per assecondare la crescita del Paese e per proseguire nell’aiuto alle fasce piu’ fragili della popolazione. Siamo di fronte ad una ricostruzione curiosa se pensiamo ai favori elargiti a corrotti ed evasori, alla guerra che la maggioranza ha perpetrato con accanimento terapeutico contro i piu’ deboli, contro il reddito di cittadinanza e contro un salario minimo per combattere il lavoro povero”, aggiunge Conte che avverte: “La premier costruisce oggi il castello di carte con cui domani giustifichera’ agli italiani una manovra improntata agli zero virgola, senza nulla per lavoratori e imprese. Troveranno sulla loro strada un Movimento determinato ad impedire questo nuovo giro di vite nel Paese”.