Vladimir Putin ha rotto il silenzio diplomatico, ma la posizione del Cremlino sulla guerra in Ucraina rimane inflessibile. Il Presidente russo ha dichiarato apertamente le sue condizioni per un cessate il fuoco, affermando che la tregua avverrà solo se Kiev rinuncerà al Donbass, oltre al riconoscimento della Crimea come territorio russo.
“Quando le truppe ucraine lasceranno i territori che lavorano, allora cesseranno le ostilità,” ha affermato Putin durante una conferenza stampa al termine di una visita in Kirghizistan. “Se non se ne vanno, le otterremo con la forza, ecco tutto.”
Il leader russo non ha specificato se si riferisse solo alle regioni di Donetsk e Lugansk o se le richieste includessero anche Kherson e Zaporizhzhia, ma ha ribadito la necessità di un riconoscimento legale, e non solo de facto, della sovranità russa su questi territori da parte della comunità internazionale.
Nonostante la rigidità sulle questioni territoriali, Putin ha definito il piano di accordo americano come una “buona base per accordi futuri”. Questa dichiarazione arriva a pochi giorni dai negoziati cruciali previsti a Mosca con l’inviato speciale USA Steve Witkoff.
Il Presidente russo ha preso le difese di Witkoff, accusato a Washington di essere troppo conciliante con Mosca, definendo il dialogo tra le parti come condotto “senza insultarci e sputarci addosso, da persone intelligenti.”
Tuttavia, Putin è tornato a mettere in dubbio la legittimità del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sollevando interrogativi sulla validità di una sua eventuale firma su un accordo futuro.
Sul fronte economico, Putin ha lanciato un avvertimento diretto all’Unione Europea in merito al possibile utilizzo degli asset russi congelati a beneficio dell’Ucraina, definendo tale mossa un “furto”.
Il leader russo ha annunciato che Mosca sta già preparando un “pacchetto di risposta” e ha citato le preoccupazioni di Euroclear, la società belga che gestisce gran parte dei beni bloccati. In una lettera alla Commissione UE, Euroclear aveva avvertito che l’utilizzo degli asset russi potrebbe “alzare i costi del debito” e minacciare la stabilità del mercato.
In un chiaro tentativo di indebolire il fronte unitario europeo, Putin attende la prossima settimana al Cremlino il Primo Ministro ungherese Viktor Orban.
Contemporaneamente, il Parlamento Europeo si è schierato apertamente con Kiev e ha criticato le posizioni di Donald Trump. Intanto, diversi Paesi europei si preparano a possibili scenari bellici: la Germania sta studiando un piano in caso di conflitto con Mosca, la Francia reintroduce la leva volontaria, e il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha annunciato la prossima presentazione di un disegno di legge sulla leva anche in Italia.