NUOVI NOMI PER LEONARDO E TERNA, UN TERREMOTO ALLE POSTE
Cambio della guardia a Leonardo e Terna, terremoto in Poste, conferme complete in Eni ed Enel, nuovo presidente in Enav con lo stesso ad.. Questo, in sintesi, quello che emerge dalla diffusione delle liste del Tesoro per i cda delle societa’ partecipate quotate in Borsa. Profumo al posto di Moretti a Leonardo. Alle Poste funzioni di ad per Matteo Del Fante. Nuovo ad anche per Terna, con Luigi Ferraris, gia’ direttore finanziario delle Poste. Il M5S attacca: “Lo scandalo per corruzione in Consip – si legge in un post a firma Movimento 5 Stelle sul blog di Beppe Grillo – a quanto pare e’ come se non esistesse per Renzi. Adesso si sta dedicando, senza avere alcun titolo, a gestire le nomine e a piazzare i suoi uomini”.
Cambio della guardia a Leonardo e Terna, terremoto in Poste, conferme complete in Eni ed Enel, nuovo presidente in Enav con lo stesso a.d.. Questo, in sintesi, quello che emerge dalla diffusione delle liste del Tesoro (e di Cdp per Terna) per i consigli d’amministrazione delle societa’partecipate quotate in Borsa, arrivate oggi dopo giorni di indiscrezioni e di girandole di nomi.
LEONARDO, ARRIVA PROFUMO – Come ampiamente anticipato nei giorni scorsi, l’ex banchiere prende il posto dell’amministratore delegato Mauro Moretti, che evidentemente paga la condanna in primo grado per la strage di Viareggio. Il Tesoro ringrazia Moretti per il lavoro svolto, sottolineando la “trasformazione di gruppi industriali di importanza strategica del Paese, quali Ferrovie dello stato e Finmeccanica (oggi Leonardo), con risultati che sono stati apprezzati dal mercato e dagli investitori”. I risultati, pero’, non sono bastati per una conferma dell’incarico. La continuita’ e’ rappresentata dal presidente Gianni De Gennaro e dai consiglieri Guido Alpa, Marina Calderone, Marta Dassu’ e Fabrizio Landi, che restano al proprio posto. A rimetterci la poltrona e’ invece l’avvocato Alessandro De Nicola, che viene sostituito da Luca Bader, ex capo della segreteria particolare di Gentiloni quando era alla Farnesina.
TERREMOTO IN POSTE, CON FARINA E DEL FANTE – Cambiano cinque componenti su sei nel cda delle Poste. La poltrona piu’ alta, quella del presidente, vede l’uscita di Luisa Todini (area Forza Italia) e l’ingresso di Bianca Maria Farina: si tratta di una carica non incompatibile con il suo ruolo in Ania, l’associazione delle imprese di assicurazione, di cui anche e’ presidente. Le funzioni di a.d. verranno assegnate a Matteo Del Fante, attualmente in Terna, che prende il posto di Francesco Caio. In arrivo sono poi l’avvocato Carlo Cerami (anche lui da Terna), Antonella Guglielmetti e Francesca Isgro’. Confermato solo Roberto Rao.
NULLA CAMBIA IN ENI ED ENEL – A cominciare dai vertici, sostanzialmente tutto confermato nei due colossi energetici. All’Eni restano in sella Emma Marcegaglia e Claudio Descalzi, e sono confermati nel cda Andrea Gemma, Diva Moriani e Fabrizio Pagani. L’unico cambio riguarda il consigliere Alessandro Profumo, che aveva sostituito il dimissionario Luigi Zingales e che e’ destinato alla guida di Leonardo: viene sostituito da Domenico Trombone. All’Enel, invece, conferma in blocco per Patrizia Grieco e Francesco Starace, e anche per i consiglieri d’amministrazione Alfredo Antoniozzi, Alberto Bianchi, Paola Girdinio e Alberto Pera.
ALL’ENAV ATTERRA SCARAMELLA – Presidente nuovo di zecca per gli uomini radar. Si tratta di Roberto Scaramella, ex Ala e Meridiana, che prende il posto di Ferdinando Franco Falco Beccalli. La poltrona di a.d. rimane affidata a Roberta Neri e confermati sono anche Maria Teresa Di Matteo, Nicola Maione e Mario Vinzia. La new entry e’ Giuseppe Acierno, amministratore unico di Aeroporti di Puglia.
FERRARIS PER TERNA – Un nuovo a.d. anche per Terna, dove arriva Luigi Ferraris, gia’ direttore finanziario di Poste e prima responsabile dell’Area America Latina di Enel. Come presidente della societa’ che gestisce le reti elettriche del paese resta Catia Bastioli. Completano il board Elena Vasco, Fabio Corsico, Stefano Saglia e Yunpeng He. Le indicazioni per i vertici delle societa’ partecipate dalla Stato sono occasione per un nuovo scontro con il M5S. “Lo scandalo per corruzione in Consip a quanto pare e’ come se non esistesse per Renzi. Adesso si sta dedicando, senza avere alcun titolo, a gestire le nomine e a piazzare i suoi uomini, molti chiaramente di origine toscana, nelle societa’ cassaforti dello Stato. Questo e’ grave, intollerabile e pericoloso!”, si legge in un post a firma Movimento 5 Stelle sul blog di Beppe Grillo. Per Giorgia Meloni, (FDi), “la nomina di un banchiere esperto in liquidazioni alla guida di ‘Leonardo’ vuol dire che il Governo Gentiloni ritiene chiusa l’esperienza industriale di questa azienda leader nei settori della difesa e dell’aerospazio”. Critico anche Stefano Fassina, (Si): “le scelte del Governo presentano aspetti incomprensibili. Il criterio delle performance raggiunte, sempre sbandierato nei convegni, e’ applicato in modo inspiegabilmente discontinuo”.
“Lo scandalo per corruzione in Consip, in cui e’ coinvolto anche penalmente il giglio magico di Renzi, a quanto pare e’ come se non esistesse per Renzi. Adesso si sta dedicando, senza avere alcun titolo, a gestire le nomine e a piazzare i suoi uomini, molti chiaramente di origine toscana, nelle societa’ cassaforti dello Stato, quelle che gestiscono miliardi di soldi pubblici, come Poste Italiane. E tutto cio’ a pochi mesi dal voto. Questo e’ grave, intollerabile e pericoloso!”. Lo si legge in un post firmato dal Movimento 5 Stelle sul blog di Beppe Grillo.