
Raddoppiare il tasso di crescita dell’economia portandolo all’1,6% e un aumento del tasso di occupazione di 10 punti percentuali per arrivare al 73,2% della media Ue. Sono i primi due obiettivi indicati nella bozza delle 32 pagine che disegnera’ il Recovery plan italiano. Altri traguardi: ‘elevare gli indicatori di benessere, equita’ e sostenibilita’ ambientale’; ridurre i divari territoriali di ‘pil, reddito e benessere’. Si prevede una ‘riduzione strutturale del cuneo fiscale tramite una riforma dell’Irpef in chiave progressiva’. Gentiloni, ‘pagheremo il debito del Recovery Fund con le risorse Ue’.
Ridisegnare il fisco italiano, riducendo la pressione “sui ceti medi e le famiglie con figli” e tagliando il costo del lavoro per consentire maggiore competitivita’ alle imprese ma anche una revisione degli ammortizzatori sociali nell’ambito di una riforma del lavoro organica: sono alcuni delle “politiche di supporto”, da portare a compimento entro la fine del 2021, collegate ai “progetti” individuati dalle linee guida per il Recovery plan italiano.
LE SFIDE – Migliorare la resilienza e la capacita’ di ripresa dell’Italia; ridurre l’impatto sociale ed economico della crisi pandemica; supportare la transizione verde e digitale; innalzare il potenziale di crescita dell’economia e la creazione di occupazione. LE MISSIONI, DALL’EMPOWERMENT DELLE DONNE AL SUD: digitalizzazione e innovazione; transizione ecologica; salute; infrastrutture nel segno della sostenibilita’; istruzione e ricerca; inclusione sociale e territoriale sono i 6 grandi filoni individuati ad ora. Molteplici i traguardi fissati: si va dal completamento della fibra ottica alla decarbonizzazione dei trasporti, dalla lotta al dissesto idrogeologico agli investimenti per l’economia circolare. Prevista anche un’accelerazione sullo sviluppo della rete stradale e della rete ferroviaria, il cablaggio con fibra di scuole e universita’, misure per incentivare il lavoro femminile, l’attuazione del Piano per il Sud. RIFORMA FISCO E LAVORO – Rientrano nel capitolo delle “politiche di supporto”: viene ricordato come la commissione Europea abbia richiamato l’Italia ad una revisione della tassazione per trasferire il carico fiscale dal lavoro ad altre voci e in generale dalle “persone alle cose”. Il processo, gia’ avviato con un primo taglio del cuneo, punta a rivedere l’intero sistema ridisegnando le aliquote Irpef. “Nell’ambito della riforma saranno razionalizzate le spese fiscali e rivisti i sussidi ambientalmente dannosi”. Il governo punta poi a “rivedere gli strumenti di sostegno al reddito”, rafforzando gli interventi a favore della formazione per “intercettare le trasformazioni del mercato del lavoro”. Il tutto all’interno di una legge delega di riforma del lavoro da approvare entro aprile 2021. SCUOLA – Ridurre l’abbandono scolastico precoce e migliorare le conoscenze: L’Ue ha superato l’obiettivo del 40% di popolazione in possesso di un titolo di studio terziario mentre in Italia solo il 27,6% dei giovani di 30-34 anni possiede una laurea o un titolo equivalente. SANITA’: piu’ posti in terapia intensiva, resi necessari dall’epidemia,ma anche un uso piu’ intenso ed integrato della tecnologia, a partire dall’introduzione del fascicolo sanitario elettronico. Un capitolo di interventri sara’ indirizzato anche alle cure e all’assistenza a domicilio.
“Il governo ha l’obbligo, il dovere morale, di portare a casa” il Recovery Plan. Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando degli effetti di un’eventuale sconfitta della maggioranza alle Regionali.
“Ci sono elementi per riconoscere la durezza della sfida ma anche per avere un elemento di fiducia e ottimismo sulla capacità che il Paese avrà di ripartire e anzi di cogliere l’opportunità, arrivando preparato alla sfida del Recovery plan, per affrontare i suoi nodi strutturali e rafforzare significativamente la sua crescita potenziale e ricucire le numerose fratture sociali e territoriali che si sono via via approfondite nel corso degli ultimi anni”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione sul dl Agosto in commissione Bilancio al Senato. “Facendolo – ha aggiunto – non semplicemente riparando i suoi problemi ma avviandosi anche lungo la sfida, a cui guarda l’Europa e il mondo, della transizione digitale, dell’innovazone, della sostenibilità ambientale. Anche su questo avremo modo di confrontarci con il Parlamento”.