
Ucraina. Tonfi e schiarite dalla Casa Bianca sul fronte negoziale. Il Presidente, in un primo momento, ha lanciato un avvertimento chiaro: gli Stati Uniti sono pronti a ritirarsi dal tavolo delle trattative qualora non si riscontrassero progressi significativi. Tuttavia, in un successivo incontro con la stampa, lo stesso leader ha espresso un cauto ottimismo, dichiarando di confidare nella possibilità di “mantenere” la direzione verso un potenziale accordo.
Dura presa di posizione degli Stati Uniti sul conflitto in Ucraina. Il presidente Donald Trump ha lanciato un chiaro ultimatum, dichiarando che Washington è pronta a “rinunciare” ai colloqui volti a porre fine alla guerra se Mosca e Kiev non dimostreranno progressi tangibili entro pochi giorni.
Le dichiarazioni del Commander-in-Chief sono giunte poche ore dopo che il segretario di Stato Marco Rubio, da Parigi, aveva anticipato la possibilità che gli Stati Uniti abbandonassero il ruolo di mediatori. Trump ha esercitato pressioni su entrambe le parti per raggiungere una tregua, ma finora non è riuscito a ottenere concessioni significative dal Cremlino, nonostante un colloquio telefonico considerato “rompighiaccio” con il presidente russo Vladimir Putin e ripetuti negoziati con Mosca.
“Se per qualche ragione una delle due parti rendesse le cose molto difficili, diremmo semplicemente: ‘Siete degli stupidi. Siete degli stupidi. Siete persone orribili’. E rinunceremmo”, ha dichiarato Trump ai giornalisti nello Studio Ovale, aggiungendo: “Ma speriamo di non doverlo fare”.
Mentre i negoziati ristagnano, la Russia ha continuato a colpire il territorio ucraino. Bombardamenti sulle città di Kharkiv e Sumy hanno causato la morte di almeno due persone e il ferimento di decine di altre. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha inoltre ricordato che la moratoria temporanea sugli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine, uno dei pochi impegni strappati da Trump alla Russia, è “scaduta” nella giornata odierna.
Dopo aver incontrato funzionari europei a Parigi per discutere una possibile cessazione delle ostilità, il segretario Rubio ha sottolineato la necessità per Washington di comprendere rapidamente se un cessate il fuoco sia “fattibile a breve termine”. “Perché se non lo è, allora penso che dovremo semplicemente voltare pagina”, ha dichiarato ai giornalisti.
Trump ha insistito di non essere stato “ingannato” da Mosca, accusata da Kiev di adottare tattiche dilatorie. “Tutta la mia vita è stata una grande negoziazione e so quando le persone ci stanno prendendo in giro e quando no”, ha aggiunto il presidente americano.
Dal fronte ucraino giungono nuove denunce di attacchi russi. Il presidente Volodymyr Zelensky, tramite un messaggio su Telegram, ha condannato i raid che Mosca avrebbe sferrato nel giorno del Venerdì Santo, definendoli “una presa in giro del nostro popolo e delle nostre città”. “È così che Mosca ha iniziato il Venerdì Santo: con missili balistici, missili da crociera, droni Shahed”, ha scritto Zelensky.
Parallelamente, Kiev ha annunciato di aver ricevuto dalla Russia i corpi di 909 soldati ucraini caduti in combattimento. Mosca, dal canto suo, ha dichiarato di aver colpito “siti chiave per la produzione di droni” e aeroporti militari ucraini.