
Gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno siglato un accordo bilaterale di significativa portata nel settore minerario. L’intesa, formalizzata con la firma di rappresentanti di entrambi i governi, concede agli Stati Uniti un accesso privilegiato a futuri progetti di investimento mirati allo sviluppo delle ingenti risorse naturali presenti nel sottosuolo ucraino.
L’accordo abbraccia un ampio ventaglio di minerali di importanza strategica, tra cui alluminio, grafite, petrolio e gas naturale. La vicepremier ucraina, Yulia Svyrydenko, ha espresso la sua soddisfazione per la conclusione positiva dei negoziati, dichiarando: “Sono grata a tutti coloro che hanno contribuito a rendere questo accordo così significativo. Il documento nella sua forma attuale garantisce il successo per entrambi i nostri Paesi”.
La firma dell’accordo è stata preceduta dall’annuncio del premier ucraino Denys Shmyhal, il quale da Washington aveva comunicato il via libera definitivo da parte del governo di Kiev. Shmyhal ha inoltre fornito dettagli cruciali in merito alla gestione del Fondo di Investimento per la Ricostruzione, un’iniziativa congiunta che vedrà Kiev e Washington operare in un quadro di parità, con un contributo finanziario da entrambe le nazioni.
“L’Accordo sul Fondo di Investimento per la Ricostruzione tra Usa e Ucraina è una pietra miliare nel nostro comune obiettivo, e un passo importante per porre fine a questa guerra”. Così su X il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, commenta la firma tra Washington e Kiev sull’accordo sulle terre rare .
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante l’incontro prima dei funerali di Papa Francesco di firmare l’accordo sulle terre rare “perché la Russia è molto più grande e molto più forte” e che sarebbe stata “un’ottima cosa se fossimo riusciti a raggiungere un accordo”. Lo ha detto il magnate in un’intervista a Newsnation per i primi 100 giorni del secondo mandato alla Casa Bianca.
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie con favore l’accordo sulle terre rare firmato con Washington: “E’ davvero equo, è il primo risultato dell’incontro in Vaticano. Attendiamo con ansia gli altri risultati di quel colloquio”.
L’intesa strategica spalanca le porte alle aziende statunitensi per investire in progetti di sfruttamento minerario nel territorio ucraino, con un focus particolare su alluminio, grafite, petrolio, gas naturale e, soprattutto, i preziosi minerali di terre rare. Queste ultime rivestono un’importanza fondamentale per l’industria tecnologica avanzata e per la transizione verso fonti di energia pulita.
Il Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, ha salutato l’accordo come un evento “storico”, sottolineandone il ruolo chiave nell’ambito degli sforzi di pace promossi dall’amministrazione Trump. Attraverso un messaggio diffuso su X, Bessent ha dichiarato: “Questo accordo invia un segnale inequivocabile alla Russia: l’amministrazione del Presidente Trump è fermamente impegnata in un processo di pace duraturo, che pone al centro un’Ucraina libera, sovrana e prospera”.
Parallelamente al partenariato nel settore minerario, l’accordo istituisce un Fondo di Investimento per la Ricostruzione USA-Ucraina. Questa iniziativa congiunta mira a fornire un sostegno concreto allo sviluppo economico del paese, duramente provato dal conflitto in corso. Un elemento significativo del fondo è l’esclusione esplicita di individui o entità che abbiano fornito supporto al complesso militare-industriale russo.
Il Vice Primo Ministro ucraino e Ministro dell’Economia, Yulia Svyrydenko, ha espresso la sua soddisfazione per la firma dell’accordo tramite un post su X, definendolo uno strumento cruciale per “attrarre investimenti globali” e imprimere un’accelerazione decisiva alla ripresa economica del Paese. La Svyrydenko si è recata personalmente negli Stati Uniti per definire gli ultimi dettagli dell’intesa.
L’ex presidente Donald Trump, che ha rivendicato un ruolo di primo piano nella fase negoziale, ha celebrato l’accordo sulla sua piattaforma Truth Social, stimando che esso possa generare entrate per oltre 350 miliardi di dollari per gli Stati Uniti. Secondo Trump, l’accordo rappresenta anche un sostegno fondamentale per l’Ucraina nel “ripagare i debiti di guerra, finanziare la ricostruzione e rafforzare la sicurezza nazionale”.