
Cresce la preoccupazione internazionale per l’escalation di tensione tra Pakistan e India, con il ministro della Difesa pakistano, Khawaja Asif, che ha lanciato un severo monito sul potenziale rischio di una guerra nucleare. Interpellato dall’emittente Geo News, il ministro ha dichiarato che un ulteriore inasprimento delle attuali tensioni potrebbe condurre a uno scenario di conflitto atomico.
Asif ha sottolineato come il Pakistan abbia già affrontato simili minacce in passato, avvertendo che la regione si trova nuovamente sull’orlo di una pericolosa “situazione di stallo strategico”. Il ministro ha inoltre puntato il dito contro l’India, affermando che il Paese sta attraversando una “grave crisi interna” e che l'”aggressione di Nuova Delhi” rappresenta una seria minaccia per la pace e la sicurezza dell’intera regione.
“Il rischio di un conflitto nucleare è reale e non può essere ignorato”, ha ammonito Asif. Il ministro ha anche reso noto che una riunione del Comitato per la sicurezza nazionale (NSC) potrebbe essere convocata a breve e che le procedure per la sicurezza nazionale sono attualmente in corso.
Le dichiarazioni del ministro pakistano giungono in un contesto di crescente tensione, alimentata da notizie provenienti dal Kashmir, dove fonti della polizia e medici indiani hanno riferito che almeno 12 civili sono stati uccisi e almeno 40 feriti a seguito di bombardamenti attribuiti al Pakistan nel distretto di Poonch, vicino al confine di fatto fortemente militarizzato. Ulteriori fonti riportano anche il ferimento di almeno 10 civili nel settore di Uri, sempre in Kashmir.
Di fronte a questa delicata situazione, la comunità internazionale ha lanciato appelli alla calma. Il Cremlino, attraverso il suo portavoce Dmitry Peskov, ha esortato India e Pakistan a “dar prova di moderazione” e ad “avviare il processo negoziale il prima possibile”, definendo gli sviluppi “motivo di estrema preoccupazione”.
Anche l’Alta rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, giungendo al Consiglio informale Esteri a Varsavia, ha espresso forte preoccupazione per quanto sta accadendo tra i due Paesi. “È chiaro che questa guerra non fa bene a nessuno. Stiamo cercando di mediare e di ridurre le tensioni”, ha dichiarato Kallas, aggiungendo di condannare il terrorismo in qualsiasi forma e sottolineando la necessità di trovare una via per allentare le tensioni.
La situazione rimane fluida e desta forte apprensione a livello globale, con il timore che le crescenti ostilità possano sfociare in un conflitto dalle conseguenze catastrofiche.