
Le elezioni amministrative in Trentino Alto Adige si sono concluse con un’affluenza in calo di circa dieci punti percentuali. A Trento, il sindaco uscente di centrosinistra, Ianeselli, è stato riconfermato al primo turno. A Bolzano, invece, si andrà al ballottaggio tra l’ex presidente della CNA, Corrarati, che potrebbe portare la città per la prima volta al centrodestra, e Juri Andriollo. La Südtiroler Volkspartei (SVP) ha confermato la sua forza nei comuni di sua competenza, vincendo al primo turno a Brunico con Bruno Wolf e risultando in vantaggio nel ballottaggio di Merano.
Trento rimane saldamente nelle mani del centrosinistra, mentre a Bolzano si profila un possibile cambio di rotta verso il centrodestra. 1 Nel capoluogo trentino, il sindaco uscente Franco Ianeselli è stato riconfermato al primo turno con il 54,61% dei voti, distanziando nettamente la candidata del centrodestra Ilaria Goio, ferma al 26,69%. 2 Il Partito Democratico (PD) si conferma il primo partito in città, mentre Fratelli d’Italia (FdI) emerge come la forza trainante del centrodestra.
“Siamo il primo partito in assoluto nella coalizione del centrodestra a Trento. Lo siamo più o meno in tutta la provincia. Rivendichiamo di essere il perno della coalizione di centrodestra, senza la quale non si può vincere”, ha dichiarato Alessandro Urzì, responsabile regionale di FdI. La Lega, invece, ha subito un significativo calo di consensi, passando dal 13,75% del 2020 al 6,84% attuale.
A preoccupare è soprattutto il dato sull’affluenza alle urne, crollata al 49,93% a Trento e al 54,53% a livello provinciale. “Sono soddisfatto, perché una riconferma al primo turno in una città che sta vivendo dei cambiamenti grandi non è scontata. L’astensione è stata molto forte. Non possiamo parlarne solo il giorno del voto e poi dimenticarcene”, ha commentato Ianeselli.
A Bolzano, invece, si andrà al ballottaggio il 18 maggio, con un testa a testa tra l’assessore comunale uscente Juri Andriollo (centrosinistra, 27,3%) e Claudio Corrarati (centrodestra, 36,3%), ex presidente della CNA altoatesina. “Nove punti di distacco non sono pochi”, ha dichiarato Corrarati, che punta ora al sostegno della Südtiroler Volkspartei (SVP) per conquistare il municipio.
“La vittoria di un candidato del centrodestra, sostenuto dalla Lega, a Bolzano sarebbe storica”, ha affermato Matteo Salvini. Soddisfazione è stata espressa anche da Maurizio Gasparri per il ritorno di Forza Italia nei consigli comunali di Trento e Bolzano.
La SVP, partito di raccolta con diverse anime politiche, si prepara a giocare un ruolo cruciale nei ballottaggi. Mentre a Bolzano sembra orientata a sostenere Corrarati, a Merano strizza l’occhio al centrosinistra per far eleggere Katharina Zeller, vicesindaca uscente e figlia di figure politiche di spicco, che ha superato a sorpresa il sindaco uscente di centrodestra Dario Dal Medico. Con il sostegno del centrosinistra, Zeller potrebbe diventare la prima sindaca di Merano. Inoltre, la SVP potrebbe portare il numero dei propri sindaci a 103 su 111 comuni.
Tra i 111 comuni della provincia di Bolzano e i 154 di quella di Trento chiamati al voto, l’unico comune che non ha eletto un sindaco è Cimone, in provincia di Trento, che sarà quindi commissariato. Nel piccolo paese trentino, uno dei 119 con meno di tremila abitanti, su 746 aventi diritto al voto (di cui 162 residenti all’estero e quindi esclusi dal calcolo del quorum), era necessario che almeno 234 elettori si recassero alle urne per validare l’elezione. Tuttavia, si sono presentati solo 209 votanti, pari al 28% degli aventi diritto.
La legge elettorale trentina prevede per i comuni con meno di tremila abitanti un quorum ridotto al 40%, con la condizione che il candidato sindaco (spesso unico) ottenga comunque il 50% dei voti validi. A Cimone, Mauro Banal, con i suoi 179 voti, avrebbe ottenuto la carica di sindaco anche se i 25 elettori assenti avessero votato scheda bianca. A causa del mancato raggiungimento del quorum, Cimone non ha un sindaco eletto. Non è ancora certo se il comune tornerà alle urne già nel prossimo ottobre, insieme agli altri tre comuni trentini già commissariati: Luserna, Madruzzo e Capriana.
Il Trentino così si prepara a tornare alle urne il 18 maggio per i ballottaggi che decideranno i sindaci di 11 comuni importanti. Tra questi, spiccano Arco, Avio, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles (con una sfida tutta al femminile), Mori, Novella, Riva del Garda (segnata dall’inchiesta della DDA di Trento su presunti appalti illeciti), Ville d’Anaunia, Volano e Pergine Valsugana, la terza città del Trentino, dove il centrodestra unito è in vantaggio su liste civiche e PD.
Bolzano e Merano si preparano al ballottaggio del 18 maggio, mentre a Brunico la Südtiroler Volkspartei (SVP) si è assicurata la vittoria al primo turno, eleggendo Bruno Wolf. Questo è il quadro definitivo delle elezioni comunali nei centri altoatesini con più di 15.000 abitanti.
Nel capoluogo, Bolzano, la sfida sarà tra Claudio Corrarati (centrodestra), che ha ottenuto il 36,3% dei voti, e Juri Andriollo (centrosinistra), fermo al 27,3%. Determinante sarà il ruolo della SVP, che ha sfiorato il 16%, e della lista civica “Io sto con Bolzano”, che ha ottenuto un significativo 12,9%. A Merano, il ballottaggio vedrà confrontarsi due esponenti della giunta uscente: la vicesindaca Katharina Zeller (SVP), con il 33% dei voti, e il sindaco Dario Dal Medico, sostenuto da tre liste civiche, che ha ottenuto il 31,7%. Ulrike Ceresara, candidata del campo largo (PD, Verdi, Sinistra, Movimento 5 Stelle, Team K), ha ottenuto un risultato deludente, fermandosi al 23,2%, mentre la candidata di Lega e Fratelli d’Italia, Elena Da Molin, ha raccolto solo il 9,5% dei consensi.
Tra i comuni con più di 15.000 abitanti, Brunico è l’unico ad aver eletto il sindaco al primo turno, con Bruno Wolf (SVP) che ha ottenuto il 51,8% dei voti. Nei restanti 108 comuni, non è previsto il ballottaggio. In tutti i comuni, il quorum è stato raggiunto, evitando così il commissariamento.