Salgono a quasi 600mila le imprese italiane condotte da giovani ‘under 35′, con un saldo positivo record di 50mila rispetto all’inizio dell’anno, tra nuove iscrizioni e chiusure. L’Italia e’ al top in Europa in termini di numero di giovani imprenditori nel settore primario. E’ quanto emerge dal primo studio ‘Bamboccioni a chi? i giovani italiani che fanno l’impresa’ elaborato dai giovani della Coldiretti. Sulla base dei dati Movimprese, il maggior numero di nuove imprese giovanili, nasce nel Mezzogiorno (34.334) seguito dal Nord Ovest (21.611), dal Centro (18.064) e dal Nord Est (13.937).
Salgono a quasi 600mila le imprese italiane condotte da under 35 con un saldo positivo record di 50mila rispetto all’inizio dell’anno, tra nuove iscrizioni e chiusure, con l’Italia che si colloca così ai vertici dell’Unione Europea in termini di numero di giovani imprenditori. E’ quanto è emerso dal primo studio su ‘bamboccioni a chi? i giovani italiani che fanno l’impresa’ elaborato dai giovani della Coldiretti in occasione dell’apertura dell’open space dell’innovazione giovanile con le esperienze imprenditoriali piu’ innovative del 2016. Secondo la ricerca Coldiretti, i giovani italiani sono i più intraprendenti dell’Unione Europea “grazie all’apertura nel 2016 di circa 325 imprese al giorno rappresentando il 9,8% delle imprese presenti in Italia”. Il maggior numero di nuove imprese giovanili nasce nel mezzogiorno (34.334) seguito dal nord ovest (21.611), dal centro (18.064) e dal nord est (13.937). La presenza dei giovani – sottolinea la Coldiretti – si concentra nelle piccole medie imprese, che peraltro rappresentano il 99,9% del totale delle imprese in Italia e il 99,8% del totale delle imprese nell’Unione Europea. I giovani sotto i 40 anni guidano 1.155.000 imprese in Italia, il maggior numero in Europa davanti al Regno Unito con 990.100, alla Polonia (988.200), la Romania (902.200), la Spagna (691.100), la Francia (568.900) e la Germania (511.400) su un totale di 24.889.700 presenti nell’Unione Europea per una incidenza del 30%.
Un dato che solo apparentemente – secondo la Coldiretti – stride con le ultime statistiche dell’Eurostat secondo le quali in Italia è pari al 67,3% la percentuale di giovani (18-34 anni) che vivono ancora con i genitori nel 2015, la piu’ alta in Europa (47,9%) dopo la Slovacchia. In realtà bisogna considerare l’elevato numero di imprese familiari la cui presenza varia percentualmente da quasi il 60% nel mercato azionario italiano a circa il 90% in settori come l’agricoltura. “Dietro il luogo comune di bamboccioni – afferma la Coldiretti – c’è in realtà l’esercito di giovani imprenditori più numeroso d’Europa che rischia quotidianamente il proprio futuro nonostante l’evidente gap competitivo che sconta ancora il nostro sistema Paese. Sebbene il dinamismo dei giovani italiani è dimostrato anche dalla leadership europea delle candidature Erasmus con 58 mila millennials che ne hanno fatto richiesta, il vero nodo da risolvere rimangono i troppi giovani che sono costretti ad esprimere la propria creatività fuori dall’Italia”.