SALEHI A ROMA, ‘A RISCHIO SFORZI PER LA NON PROLIFERAZIONE’
L’Iran non vuole vedere fallire l’accordo sul suo programma nucleare del 2015, e invita gli Usa a non minarne il futuro, mettendo cosi’ a rischio gli sforzi internazionali per la non proliferazione nucleare come la credibilita’ e statura politica degli stessi Stati Uniti. Lo ha detto il capo dell’Agenzia Atomica Iraniana Ali Akbar Salehi, intervenendo alla Conferenza Amaldi sulla cooperazione internazionale per la sicurezza nucleare, il terrorismo e la non proliferazione in corso a Roma.
L’Iran non vuole vedere fallire l’accordo sul suo programma nucleare del 2015, e avverte gli Usa a non minarne il futuro, mettendo cosi’ a rischio gli sforzi internazionali per la non proliferazione nucleare come la credibilita’ e statura politica degli stessi Stati Uniti. Lo ha detto il capo dell’Agenzia Atomica Iraniana Ali Akbar Salehi, intervenendo alla Conferenza Amaldi sulla cooperazione internazionale per la sicurezza nucleare, il terrorismo e la non proliferazione che si conclude oggi a Roma.
L’accordo sul nucleare che tanti sforzi ha richiesto ai negoziatori, ha detto ancora Salehi, “e’ semplicemente troppo prezioso perche’ si permetta che venga minato o indebolito”, e l’Iran e’ sicuro che questa opinione sia condivisa “dall’intera comunita’ internazionale”, contro la “percezione negativa” che ne hanno gli Usa. Ma sfortunatamente, ha osservato, l’approccio “ingannevole” e “negativo” dell’amministrazione Trump “non fa ben sperare” nel futuro. Tuttavia, ha proseguito, “vi e’ molto di piu’ in gioco per la comunita’ internazionale degli interessi nazionali dell’Iran – che gli Usa intendono colpire – in caso di dissoluzione dell’accordo”. E naturalmente, ha aggiunto, il ritiro da parte di Washington avrebbe “serie” conseguenze sulle politiche iraniane. In caso contrario invece “si aprirebbe la strada per la soluzione di altre importanti questioni simili”. Trump dovrebbe esprimersi nei prossimi giorni in merito al rispetto da parte dell’Iran dell’accordo, e questo potrebbe aprire a nuove sanzioni contro Teheran.