ANCORA ATTACCHI HACKER IN CINA E IN GIAPPONE
“E’ stata la Gran Bretagna il primo Paese bersaglio del cyberattacco lanciato venerdi’ sera, che ha investito globalmente 200mila entita’ in 150 Paesi”. L’agenzia Ue da’ il suo supporto alle polizie degli Stati membri e collabora con l’Fbi all’indagine. “Da quello che abbiamo visto fino ad ora – spiega un portavoce di Europol – non si e’ trattato di un attacco in simultanea a piu’ Stati. Prima sono state attaccate una o piu’ entita’ nel Regno Unito, poi da li’ Wannacry si e’ diffuso”. Sono “centinaia di migliaia” i computer cinesi di 30mila entita’ diverse colpiti dall’attacco ransomware in corso a livello globale. In Giappone, problemi per Hitachi e Nissan e il colosso ferroviario East Japan Railway.
Ammonterebbe a poco più di 53mila dollari, al momento, la cifra che gli HACKER sono riusciti ad accumulare con WannaCry, il ransomware che da venerdì ha infettato i computer di mezzo mondo. Lo riporta Ransom Tracker, il profilo Twitter creato da Michele Spagnuolo, un ingegnere italiano addetto alla sicurezza informatica presso la sede di Google a Zurigo. Il sito traccia in automatico i singoli pagamenti effettuati dai diversi utenti costretti a ‘pagare’ un riscatto per riprendere il controllo dei proprio computer. Le cifre, che vanno da un minimo di 190 fino a punte di 300 e 600 dollari, sono tradotte in dollari, ma in realtà le richieste degli HACKER sono in bitcoin.
Alcune delle 200 ‘vittime’ dell’attacco hackerche venerdi’ scorso ha colpito oltre 200.000 computer in oltre 150 paesi hanno pagato il riscatto contenuto nel ransomware, e si sono visti restituire la possibilita’ di accesso ai file. Solo “alcune, pero’, secondo quanto ha affermato su Twitter Mikko Hypponen, esperto di sicurezza per il New York Times, Wired e Scientific America. Hypponen, finlandese, Chief research officer di ‘F-Secure, ha anche pubblicato sul social media una affascinante quanto complicata mappa cronologica di virus ‘trojan’ simili a quello che ha messo in ginocchio le reti di istituzioni, aziende e privati Hypponen consiglia, in ogni caso, di non pagare il riscatto, che ammonta a 300 dollari per unita’ infettata. Una somma, ha aggiunto, destinata ad aumentare a 600 dollari in poche ore.
Sarebbe limitato il numero delle infrastrutture sensibili colpite negli Stati Uniti dall’attacco informatico con il virus ‘WannaCry’. Lo ha comunicato il Dipartimento della sicurezza interna, sottolineando che non ci sono stati danni significativi.