G20, ACCORDO SUL CLIMA. DRAGHI “UN SUCCESSO, GETTATE BASI PER RIPRESA PIÙ EQUA”
“Non e’ stato facile raggiungere questo accordo, e’ stato un successo e di questo successo dobbiamo esser grati agli sherpa. Negli ultimi anni la capacita’ di lavorare insieme dei paesi del G20 era diminuita, ma e’ cambiato qualcosa e questo vertice mi rende fiducioso sulla capacita’ che sembra aver ritrovato di affrontare le sfide epocali ed esistenziali: Covid, clima, salute, disuguaglianze e le sfide che non possiamo vincere da soli”. Cosi’ il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa finale del G20, ringraziando tutti coloro che hanno permesso questo “straordinario” vertice. “E’ stato riformato il sistema di tassazione internazionale per garantire che tutte le societa’ paghino la giusta quota di tasse, un risultato perseguito per decenni, abbiamo superato il protezionismo nei prodotti sanitari, assicurato piu’ vaccini per i poveri del mondo. Abbiamo gettato le basi per una ripresa piu’ equa e abbiamo trovato nuovi modi per assistere i paesi piu’ poveri del mondo”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

Sul clima, tema centrale e che fino a poche ore prima vedeva un accordo in salita, Draghi ha spiegato che “per la prima volta abbiamo assunto l’obiettivo di contenere il riscaldamento climatico entro 1,5 gradi con una serie di azioni immediate e impegni a medio termine. Per la prima volta tutti i paesi del G20 riconoscono la validita’ scientifica dell’obiettivo di 1,5 gradi, e si impegnano, con un linguaggio abbastanza significativo a contenere le loro emissioni. Sulla neutralita’ del carbone – ha evidenziato – la situazione precedente e’ che non c’era nessun impegno collettivo, ora si parla di raggiungerlo entro o attorno al 2050. C’e’ la promessa di dare 100 miliardi di dollari all’anno ai paesi piu’ poveri per il clima. Siamo orgogliosi di questo risultato ma siamo solo all’inizio, serve un’azione piu’ forte di quella intrapresa finora. Siamo riusciti a mantenere vivi i nostri sogni, impegnarci a ulteriori provvedimenti, stanziamenti giganteschi, ulteriori promesse di riduzione, e questo e’ un successo visto che negli ultimi mesi, soprattutto i paesi emergenti, sembrava non avessero intenzione di prendere altri impegni. Ricordiamoci che il giudizio finale viene formulato sulla base di cio’ che facciamo e non su quanto diciamo, c’e’ stato un impegno collettivo a essere piu’ concreti e seri”.