IL FUTURO DEI MEDIA: LE 8 TRASFORMAZIONI CHE CI ASPETTANO
L’Intelligenza Artificiale sta impattando su molteplici settori dell’intrattenimento e del lavoro e il mondo dell’informazione non sfugge a questa dinamica. L’AI sta rivoluzionando su una scala e a un ritmo senza precedenti l’intera industria dell’informazione. Grazie alla sua capacità di elaborare dati e apprendere in modo automatico cambierà il modo in cui i media vengono creati, consumati e distribuiti.
Le società media che riusciranno a sopravvivere a questa evoluzione saranno quelle che si adatteranno rapidamente alle esigenze dei consumatori e alla nuova realtà informatica. Perché se i nuovi software fanno, in alcuni casi, paura, è anche vero che offrono molte opportunità per migliorare la qualità dei contenuti.
Da un lato l’etica delle media company, dall’altro la responsabilità degli utenti. Solo comprendendo i sostanziali cambiamenti del settore dell’informazione sarà possibile assicurarsi una corretta “dieta di notizie”. Per noi, come lettori, ma anche per chi dovrà creare relazioni durature e di fiducia con il consumatore.
Jim VandeHei, co-founder e CEO di “Axios”, sito di notizie specializzato, attraverso una serie di valutazioni sul loro stesso lavoro ci guida nelle 8 trasformazioni che sembrano già avviate, e probabili, nel mondo dei media.
1. Competenza
I consumatori cercheranno sempre più contenuti di qualità. Le aziende che punteranno solo sul traffico elevato, condividendo contenuti di interesse generale senza approfondimenti, saranno destinate al fallimento. Dobbiamo prepararci a un mondo con meno grandi “brand”, ma più aziende di nicchia che puntano alle passioni.
2. Fiducia
Attraverso l’uso di software specifici sarà più difficile, specialmente per alcune testate online, diffondere informazioni false. Ma prima, assisteremo a una pioggia di contenuti manipolati e fake, che spingeranno i lettori alla ricerca di fonti sicure e affidabili. Di conseguenza, gli inserzionisti si sposteranno verso spazi protetti e autorevoli, incentivando gli editori a scegliere un certo tipo di contenuti a discapito di tanta informazione “spazzatura”. Secondo Axios, questo processo sta già avvenendo.
3. Rapporto personale
L’AI renderà molto più semplice per il consumatore interagire direttamente con il media, senza l’intervento umano. Lo sviluppo di chatbot basate sull’Intelligenza Artificiale porterà questo scambio tra utente e media a essere sempre più performante. In questo scenario, chi saprà costruire una forte relazione con il proprio lettore, una relazione vera, sarà avvantaggiato.
4. Piattaforme di posta elettronica
La newsletter ritornerà ad essere importante. Lo sviluppo delle tecnologie di AI sta rendendo ancora più semplice gestire la propria e-mail, aiutando anche a scrivere testi e ordinare le comunicazioni in arrivo. La posta digitale diventerà uno spazio prezioso per raccogliere tutti i contenuti necessari per il lettore.
E se alcuni sostengono che anche le Home Page dei siti web avranno la loro importanza, secondo Axios i consumatori vorranno sempre più contenuti mirati che siano importanti per loro.
5. Contenuti positivi
Che sia la televisione, i giornali o la rete, la quantità di notizie “tristi” è elevatissima. I consumatori avranno il desiderio di trovare un mix equilibrato di contenuti che diano anche notizie leggere e informazioni utili. Questa ipotesi costringerà le redazioni a rivalutare il metodo di scelta delle news e dei comunicati, dando molto valore alla decisione di cosa approfondire e cosa no.
6. Efficienza e velocità
Già ora, al primo buffering, tendiamo a perdere la pazienza. Il futuro non sarà diverso: i consumatori vorranno ricevere le informazioni di cui hanno bisogno nel modo più rapido ed efficiente possibile. Questo non varrà solo per i siti web, ma anche per le video news: i telegiornali, i programmi e i canali all news tenderanno a scomparire. Le persone di una certa età non ci saranno più e gli ascolti, già in calo, diminuiranno ulteriormente. Attenzione: il bisogno di “vedere” le informazioni non sparirà, ma il nuovo pubblico vorrà formati più brevi e on-demand.
7. Tempo e accuratezza
Con l’evoluzione dei contenuti e la diminuzione della loro durata, l’utente avrà più tempo per fruire di contenuti di approfondimento più lunghi e specifici (come podcast o inchieste settimanali). Conseguentemente aumenterà la richiesta di prodotti eccellenti, che mettano al primo posto la notizia e il lettore stesso. Le storie scritte dai giornalisti per sé stessi o per riempire i buchi di un sito web, spariranno.
8. Disuguaglianza informativa
Lo stato attuale dell’informazione vive due situazioni. Non c’è mai stato un momento migliore per avere accesso a un’ampia gamma di contenuti di alta qualità, e allo stesso tempo non c’è mai stato momento più facile per diffondere informazioni fuorvianti e ingannevoli, anche su larga scala, con pochi soldi. Queste tendenze non diminuiranno, creando disuguaglianze importanti tra chi ha la capacità di informarsi correttamente e chi invece sarà maggiormente esposto alla disinformazione.
L’importanza di saper scegliere
Nella continua trasformazione digitale, che non subirà frenate, la capacità che noi lettori avremo di navigare nel mare di notizie risulterà fondamentale.
Bisogna essere consapevoli di quello che si cerca ed essere critici: vietato fidarsi ciecamente di tutto ciò che si vede o si legge. Quando si è incerti è buona regola fare ricerche personali e verificare sempre le fonti.
Bisogna poi supportare il giornalismo di qualità. Abbonarsi ai servizi che offrono informazioni precise e approfondimenti, condividere i contenuti che sono ritenuti più interessanti e utili per la community, seguire personaggi o giornalisti di rilievo in base alla nicchia di riferimento.
I cambiamenti vanno compresi, per poterli gestire al meglio.
foto di copertina: brotiN biswaS by pexels.com