
“E’ fascista e antidemocratico il M5S perché dice che si può cambiare idea ma a quel punto ci si dimette e ci si fa rieleggere? E’ qualcosa che esiste in altri Paesi. Da noi, invece, il gruppo Misto fra un po’ diventerà il terzo o quarto gruppo parlamentare…”. Lo ha detto Luigi Di Maio nel corso di un comizio a Cesenatico, trasmesso in diretta Facebook. Il capo politico ha aggiunto che “in questo Movimento ci stavamo quando era al 3%, poi al 25 o al 15… Ci si sta sempre, non è che si va al Misto a seconda delle percentuali…”.
Gruppi parlamentari M5S in fibrillazione in vista delle regionali in Emilia Romagna e Calabria. In queste ore ci si interroga sul futuro di Luigi Di Maio come capo politico. Il leader pentastellato ha smentito i retroscena giornalistici degli ultimi giorni che lo descrivono intenzionato a lasciare la leadership del Movimento 5 Stelle dopo il voto locale del 26 gennaio. Di Maio sarebbe concentrato sugli stati generali del M5S, in programma da 13 al 15 marzo. La location dell’evento potrebbe essere Torino, città amministrata dalla grillina Chiara Appendino, che sarebbe una delle figure pronte ad affiancare il capo politico in futuro: ipotesi definite come “ricostruzioni giornalistiche” dalla sindaca.
“Non so voi cosa ne pensiate ma io trovo sconcertante quello che sta accadendo in questi giorni sulla stampa”. Lo scrive Giulia Grillo dei 5 Stelle su Fb dal titolo ‘Dimissioni si, dimissioni no, dimissioni boh’ a proposito di Luigi Di Maio e il suo ruolo di capo politico M5S. “La domanda è sempre quella: chi insuffla la stampa e perché? Ma non sto scrivendo per rispondere a queste domande sto scrivendo perché mi sento sconcertata da questo modo di fare e onestamente non se ne può più. Ma che serietà è questa? Ma che rispetto è questo? Siamo passati dalla diretta streaming delle assemblee (che certo era un’esasperazione del concetto di trasparenza) al più meschino, vile, opaco gioco di potere che si possa immaginare?”.