
Italia e Francia sono nazioni ‘legate, centrali e protagoniste in Ue, occorre dialogare perché molti e convergenti sono i nostri interessi comuni’, dice la premier Meloni, ricevuta all’Eliseo da Macron. ‘La nostra amicizia è più grande dei disaccordi’, afferma il presidente francese. Convergenze sulla necessità di rafforzare il controllo delle frontiere esterne dell’Europa sui migranti, di cambiare i parametri del Patto di stabilità e sulla conferma del pieno sostegno all’Ucraina. La premier ha lanciato la candidatura di Roma a Expo 2030 alla penultima assemblea generale del Bie prima del voto di novembre. ‘Insieme facciamo di nuovo la storia, votare per Roma è indicare un futuro migliore per tutti’, ha detto. Tre le città rimaste in lizza: Roma, Riad e Busan. Odessa ufficialmente esclusa.
“Ci attende alla fine di questo mese un importante Consiglio europeo, e credo che siamo d’accordo sul fatto che si debbano fare passi avanti concreti rispetto a una visione della difesa della dimensione esterna. Bisogna capire e superare la diatriba tra movimenti primari e secondari”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle dichiarazioni congiunte all’Eliseo prima dell’incontro bilaterale con il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. “Dobbiamo trovare alternative che ci consentano di favorire una migrazione legale e stroncare la rete di trafficanti. Non possiamo continuare a consentire lo schiavismo del terzo millennio, che la selezione d’ingresso a casa nostra sia fatta da reti di criminali. Per questo bisogna cooperare per aiutare le nazioni africane a svilupparsi e garantire il diritto a non dover emigrare. Su questo lavoriamo insieme”, ha aggiunto la premier.

Di fronte ai “drammi” dei migranti ai quali “continuiamo ad assistere” bisogna che l’Europa “sia in grado di affrontare in modo piu’ efficace la sfida dell’immigrazione rimanendo fedele ai nostri valori”. Come ha detto il presidente francese Emmanuel Macron prima di un incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’Eliseo, “non c’e’ una buona politica migratoria europea, ossie non c’e’ una politica coerente di difesa delle nostre frontiere comuni. E’ importante trovare un giusto equilibrio fra la responsabilita’ e la solidarieta’ fra tutti i Paesi”. Occorre un coordinamento nelle relazioni con i Paesi di origine e di transito, ha sottolineato, e in questa direzione va anche l’iniziativa con la Tunisia su cui Francia e Italia “hanno una visione condivisa”. Era proprio questo, ha aggiunto, “il senso del pacchetto che abbiamo negoziato durante la presidenza francese, che ha portato a un accordo che considero positivo. E’ questo l’approccio pragmatico che vogliamo continuare a portare avanti e credo che su questo Italia e Francia possano lavorare nei prossimi mesi”.