
Un’atmosfera di commozione e ricordo ha pervaso l’aula di Montecitorio, dove le Camere riunite hanno reso omaggio a Papa Francesco. Nonostante il tributo bipartisan, le diverse sensibilità politiche sono emerse chiaramente nelle parole dei leader di partito.La cerimonia, preceduta da un minuto di silenzio, ha visto gli interventi dei presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, seguiti dai discorsi dei parlamentari.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricordato il Pontefice come “pontefice degli ultimi”, sottolineando il suo impegno nell’etica degli algoritmi e la sua visione della diplomazia come “esercizio di umiltà”. Meloni ha poi condiviso un ricordo personale, descrivendo il Papa come un uomo capace di “vedere l’anima” e di far sentire ogni persona “preziosa”. “Ho auto il privilegio di un rapporto sincero, personale, con il Pontefice – ha detto Meloni – era un uomo che sapeva essere determinato ma non creava barriere nel dialogo. Lui poteva vedere la tua anima, voleva ascoltarti, ti faceva sentire prezioso in quanto unico e irripetibile come ogni uomo che viene sulla Terra. L’ultima cosa che mi ha detto è stata, ‘non perda il senso dell’umorismo’”.

Tuttavia, il tono è cambiato con l’intervento della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che ha criticato l'”ipocrisia” di coloro che, a suo dire, ignorano il messaggio del Papa su temi come l’immigrazione e il cambiamento climatico. “Papa Francesco – ha sottolneato la segretaria dem – non merita l’ipocrisia di chi non ha mai dato ascolto alle sue parole in vita e oggi affoga il suo messaggio nella retorica, a chi deporta migranti, a chi nega l’emergenza climatica e le cure a chi non se le può permettere”.

Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha elogiato Francesco per aver spinto la Chiesa a “rifuggire le vecchie tentazioni di rifugiarsi in una elite mondana”, denunciando le “iniquità della globalizzazione dell’indifferenza”. Conte ha anche ricordato il sostegno del Papa durante la pandemia e il suo coraggio nel condannare i conflitti, in particolare la situazione a Gaza.

Matteo Renzi, di Italia Viva, ha citato De André per sottolineare l’insegnamento del Papa sull’amore e la pietà, evidenziando la sua “lezione di laicità” riguardo alle unioni civili. Matteo Renzi cita le parole di De André nel ‘Testamento di Tito’: “‘Nel vedere quest’uomo che muore madre io provo dolore, nella pietà che non cede al rancore madre ho imparato l’amore’. Papa Francesco ci ha insegnato a morire fino in fondo”.

“C’è stata – aggiunge – una grandissima lezione di laicità da parte di Papa Francesco: nel 2016 mai mi disse alcunché nei nostri incontri sul fatto che il nostro governo stesse per mettere la fiducia sulle unioni civili”. “E’ tipico dei farisei – aggiunge – ergerlo a simbolo del pensiero di sinistra globale, dimenticando le sue posizioni morali”.

Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, ha espresso “dolore profondo” e “preoccupazione per il futuro”, citando gli appelli del Papa alla pace e al disarmo:” Dolore profondo – ha detto – accompagnato da grande preoccupazione per il futuro che ci appare più, incerto, perfino spaventoso: ora l’intero pianeta è più a rischio, i potenti della Terra che non lo hanno molto amato potrebbero procedere incontrastati nei loro piani. Palestina, Ucraina, Sudan, Armenia e Azerbaigian, sono i luoghi in cui secondo il Papa ‘il mondo sembra brancolare nel buio della morte, della corsa al riarmo, dello scontro fratricida. Dobbiamo disarmare la Terra’”.

I presidenti delle Camere, Fontana e La Russa, hanno ricordato il Pontefice con gratitudine e riconoscenza. Fontana ha sottolineato il suo impegno per la pace e il dialogo, mentre La Russa ha ricordato la sua storica visita al Senato.

Al termine della Commemorazione alla Camera la premier Meloni si è recata a San Pietro per rendere omaggio alla salma di Papa Francesco. La premier, in completo nero, è rimasta in piedi per alcuni minuti in raccoglimento a fianco del feretro del Pontefice. Poi, fatto il segno della croce, è uscita dalla Basilica.
Anche alcuni ministri sono arrivati nella Basilica di San Pietro, subito prima della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per rendere omaggio al feretro di papa Francesco. Tra loro il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, quello dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. In Basilica anche la segretaria del Pd Elly Schlein, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs, e il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi.