
Le speranze di una tregua immediata in Ucraina si allontanano. In due distinte telefonate con l’ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e con il capo della Chiesa Cattolica, Papa Leone XIV, il presidente russo Vladimir Putin ha chiarito che una “pace immediata” non è all’orizzonte. Il leader del Cremlino ha ribadito la sua intenzione di “rispondere all’attacco ucraino agli aeroporti”, mentre nella notte un attacco russo nel nord dell’Ucraina ha causato la morte di 5 persone, incluso un bambino di un anno.
Il colloquio telefonico tra Putin e Papa Leone XIV, il primo dall’inizio del conflitto, ha visto il presidente russo ribadire le proprie ragioni, nonostante l’appello del Pontefice affinché “la Russia faccia un gesto che favorisca la pace”. Il clima, tuttavia, rimane estremamente teso.
Questi sviluppi seguono altri segnali negativi provenienti da Mosca, con Putin che ha accusato i Paesi occidentali di essere “coinvolti negli attacchi contro di noi”. La possibilità di negoziati diretti tra Putin e il presidente ucraino Zelenskyy sembra sempre più remota, con Putin che ha definito Kiev “un’organizzazione terroristica” e Zelenskyy che ha replicato sostenendo che i negoziati “servono a Putin solo per continuare la guerra”.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno lanciato un monito alla NATO, esortando l’alleanza a “essere pronta” poiché “Putin prepara le prossime mosse”. L’amministrazione americana ha inoltre sottolineato che destinare il 5% del PIL alla difesa è un “must” per i Paesi membri.
l presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato ieri sera a non mostrarsi “deboli” nei confronti di Vladimir Putin, dopo una conversazione telefonica tra il presidente russo e Donald Trump, durante la quale il primo ha avvertito di una prossima “risposta” ai recenti attacchi ucraini. “Se il mondo reagisce debolmente alle minacce di Putin, lo interpreta come una volontà di chiudere gli occhi sulle sue azioni. Quando non percepisce né forza né pressione, ma piuttosto debolezza, commette sempre nuovi crimini“, ha dichiarato Zelensky su X. ”Se i potenti non fermano Putin, significa che condividono la sua responsabilità”, ha aggiunto.
Da parte dell’Italia c’e’ la disponibilita’ “a mettere sul tavolo” nuove sanzioni contro la Russia. Lo dichiara il ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista a “La Stampa”. “Noi siamo disponibili a mettere sul tavolo misure di questo genere. Possono rendere piu’ difficile, per Mosca, il mantenimento di un esercito che non combatte con le motivazioni di quello ucraino, ma lo fa soprattutto per una questione economica. Sono strumenti utili a tenere alta la pressione, per convincere Putin a negoziare per davvero la pace”, ha detto Tajani. Secondo il ministro, la Russia ha tutto l’interesse a rallentare il dialogo perche’ ha un milione di soldati in campo e un’industria riconvertita a scopi bellici: “un cambio repentino delle condizioni, dunque, metterebbe in ginocchio l’economia russa e questo Putin non se lo puo’ permettere”. Tajani ritiene comunque “segnali positivi” le conversazioni telefoniche intercorse ieri fra Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e, successivamente, con Papa Leone XIV. “Significano che la strada che porta alla pace e’ ancora aperta e su quella strada, a piccolissimi passi, si continua ad andare avanti”, afferma il ministro, secondo il quale “in questa fase iniziale, in cui tra le parti in guerra non ci sono passi avanti decisi, non possiamo rischiare di ‘bruciare’ l’immagine e il ruolo di mediazione del Papa e del Vaticano. Credo che la Santa Sede possa diventare il luogo in cui chiudere il negoziato”.
Almeno quattro persone sono morte e altre 20 sono rimaste ferite negli attacchi russi con droni compiuti nella notte sulla capitale dell’Ucraina, Kiev. “Kiev è stata oggetto di un altro attacco con droni e missili balistici. I soccorritori stanno intervenendo in diverse località della città”, ha scritto il Servizio di Emergenza Statale dell’Ucraina su Telegram. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha dichiarato che quattro persone sono state ritrovate morte nella capitale e 20 sono rimaste ferite, 16 delle quali sono ora ricoverate in ospedale. Diversi incendi sono scoppiati in numerosi quartieri a seguito dei bombardamenti che hanno colpito anche un edificio residenziale, un’infrastruttura civile e un hangar. I bombardamenti hanno anche danneggiato i binari ferroviari nella regione di Kiev.