EX PREMIER, PRONTO A CONFRONTO CON CANDIDATI PRIMARIE PD
Matteo Renzi a 360 gradi ieri sera a Firenze, durante un’iniziativa in vista delle primarie del Pd. L’ex premier ha attaccato gli ex esponenti che hanno fondato Articolo Uno, spiegando che “pensavano funzionasse di piu’ per le loro poltrone far polemica con noi anziche’ darci una mano”. Poi si e’ detto disponibile ad un confronto con gli altri due candidati per le primarie, ammettendo infine che “in questi anni sulla rete abbiamo dormito”.
“Un confronto con gli altri candidati? Volentieri”. Così l’ex premier Matteo Renzi ha risposto a Filippo Roma de ‘Le Iene’, sulla possibilità di un confronto con gli altri candidati alle primarie del Pd, Andrea Orlando e Michele Emiliano. Sul dove e quando, ha risposto: “Decidano i comitati”.
“Noi le primarie non le facciamo contro Andrea Orlando o Michele Emiliano, noi le facciamo per l’Italia, e semmai contro un modello come quello di Grillo o Salvini”. Lo ha detto MatteoRENZI a Firenze durante un’iniziativa in vista delle primarie del Pd. “Noi vogliamo far vedere agli italiani – ha affermato tra l’altro l’ex premier – che esiste un’alternativa all’unico pensiero grigio dominante. Noi ci siamo per cambiare le cose, mettendoci il cuore”. Andando ai gazebo il 30 aprile per le primarie del Pd, ha detto RENZI a oltre 500 persone radunate alla casa del popolo di San Bartolo a Cintoia, “voi non votate per RENZI e Martina. Voi votate per un’idea di Italia che non si rassegna. Noi non ci rassegniamo a un Paese che ha la testa rivolta al passato. Il 30 aprile si vota per dire che noi non ci rassegniamo alla palude. Noi il 30 aprile non ricerchiamo rivincite, ma vogliamo tornare per fare meglio di prima. La sconfitta è servita, e ora vogliamo fare meglio di come abbiamo fatto in passato”.
“O c’e’ una squadra o non si va da nessuna parte. Mia figlia Ester mi ha chiesto, ‘babbo contro chi si fanno quest’anno le primarie?'”. “Io- continua l’ex premier- non le ho risposto contro Emiliano o contro Orlando, perche’ facciamo le primarie per l’Italia e il Partito democratico. Il nemico, infatti, e’ chi sta fuori, e’ il modello di Grillo e di Salvini”.
“Avete visto quello che è successo al Senato: si sono messi tutti d’accordo, con i franchi tiratori di nascosto, perchè non hanno nemmeno il coraggio delle loro azioni. E’ accaduto quello che avevamo detto nel caso in cui fosse stato bocciato il referendum del 4 dicembre: si sarebbe tornati ai giochini del passato, allo sport nazionale, che è quello di dare la colpa agli altri, e magati sempre al Pd”. Così Matteo RENZI a Firenze a proposito dell’elezione del presidente della Commissione Affari istituzionali del Senato. “Il loro gioco è dire no a tutto – ha aggiunto RENZI – Lasciamo fare a loro i giochini, i giochini della prima Repubblica, lasciamo a loro i giochini e noi pensiamo al futuro dell’Italia”.
“Noi scegliamo i leader sulla base della democrazia, altri invece sulla base della dinastia”, ha detto Matteo Renzi a proposito dell’intervento di Gianroberto Casaleggio, a La7. “Il M5S, ad esempio, non ci ha ancora detto se e’ per l’euro, oppure no, sono ancora a pensare alle scie chimiche e ai complotti”, ha aggiunto Renzi
“Io non ho mai cercato di tenere la vicenda giudiziaria bassa, io non la tengo bassa, io voglio sapere come va a finire. Io so cos’è l’onestà e ci metto la faccia. Siamo diversi dagli altri. E’ chiaro questo?”, ha detto l’ex premier riferendosi all’inchiesta Consip.
“Oggi ci siamo svegliati con una notizia drammatica, il bombardamento in Siria, cosi’ come giorni fa ci eravamo addormentati con la notizia drammatica dell’uccisione di bambini, e non solo loro, con il gas. La nostra posizione in merito e’ quella espressa oggi dal presidente Gentiloni. Una posizione di richiesta forte di riapertura dei colloqui ufficiali”, ha detto RENZI . “L’Italia deve farsi sentire e l’Europa deve uscire dal letargo per fare sentire la propria voce. L’Europa non puo’ essere solo quella dove si discute dello zero virgola”, ha aggiunto. Poi, sull’attentato in Svezia dice: “Ancora oggi un attentato a Stoccolma. Credo che tutti noi mandiamo un abbraccio e un pensiero ai nostri fratelli svedesi”.