
IL TYCOON: ‘E ORA L’EUROPA’
Gli Stati Uniti e il Regno Unito danno vita a un accordo commerciale che mira a ridurre l’impatto delle tariffe imposte dal Presidente Donald Trump, segnando una potenziale vittoria politica per il Primo Ministro britannico Keir Starmer. L’annuncio arriva dopo mesi di negoziati, durante i quali l’amministrazione Trump ha cercato di stringere accordi bilaterali con diversi paesi, a seguito della parziale ritirata dalle tariffe generalizzate annunciata ad aprile.
Questo accordo, il primo di una serie promessa da Trump, si concentra su settori specifici come la produzione automobilistica. Il presidente ha sottolineato attraverso il suo social media Truth Social che “molti altri accordi, in fasi avanzate di negoziazione, seguiranno”.

L’accordo con Londra aprirà i mercati ai prodotti agricoli statunitensi: lo ha detto il presidente americano Donald Trump, parlando dallo Studio Ovale, mentre il premier britannico era in videocollegamento. Trump ha precisato che l’accordo commerciale prevede l’apertura del Regno Unito a più prodotti statunitensi, per un valore di “molti miliardi di dollari”, “in particolare carne di manzo statunitense, etanolo e praticamente tutti i prodotti che i nostri amati agricoltori producono”. L’accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito ‘porterà alla creazione di una zona di scambio per alluminio e acciaio e a una catena di approvvigionamento farmaceutico sicura’, ha aggiunto Trump.
Il presidente Donald Trump e il primo ministro britannico Keir Starmer hanno annunciato congiuntamente dalla Casa Bianca il raggiungimento di un accordo commerciale bilaterale tra Stati Uniti e Regno Unito, presentato come il primo successo commerciale del secondo mandato Trump. Ma entrambi i leader hanno riconosciuto che alcuni aspetti tecnici dell’intesa non sono ancora definitivi. “Possiamo ancora sistemare alcuni dettagli”, ha dichiarato Starmer, intervenendo in vivavoce durante l’annuncio ufficiale nello Studio Ovale. Anche Trump ha confermato che “i dettagli finali saranno messi per iscritto nelle prossime settimane”, lasciando intendere che l’accordo non è ancora del tutto chiuso.
Secondo il presidente americano, l’intesa porterà 5 miliardi di dollari in nuove opportunità di esportazione per allevatori, agricoltori e produttori statunitensi, in particolare nei settori di carne bovina ed etanolo. Trump ha anche previsto entrate pari a 6 miliardi di dollari derivanti dal dazio universale del 10% che resterà in vigore sul Regno Unito, nonostante l’accordo.
Per il Regno Unito e gli Stati Uniti “questo e’ un giorno davvero fantastico e storico”, ha dichiarato il primo ministro britannico, Keir Starmer, durante una telefonata con il presidente statunitense Donald Trump, celebrando l’accordo commerciale siglato tra Regno Unito e Stati Uniti. Starmer ha lodato il lavoro del team negoziale statunitense, definendolo “incredibile e molto professionale”. L’intesa, secondo il primo ministro, “stimolera’ il commercio tra i nostri Paesi, proteggera’ i posti di lavoro e ne creera’ di nuovi, aprendo l’accesso ai mercati”.
Gli Stati Uniti vogliono fare un accordo commerciale anche con l’Europa, ha detto il presidente Usa, parlando con i giornalisti alla Casa Bianca dopo avere annunciato un accordo commerciale con il Regno Unito. “L’Europa ci ha trattato in maniera molto ingiusta, facendosi anche del male: stiamo discutendo”, ha aggiunto.
Tuttavia, l’attenzione è stata anche catturata dalle critiche del Presidente Trump nei confronti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, definito “IDIOTA” dopo che la Fed ha mantenuto invariati i tassi di interesse per la terza volta consecutiva. Nonostante le critiche, Trump ha chiarito che non intende rimuovere Powell dalla sua carica, il cui mandato scadrà a maggio del prossimo anno.
Powell, dal canto suo, ha avvertito che le tariffe di Trump, se mantenute ai livelli attuali, potrebbero danneggiare l’economia, innescare inflazione e aumentare la disoccupazione. La Fed, ha sottolineato, rimane in una posizione di “attesa e osservazione” per valutare l’impatto economico delle tariffe.
Trump ha replicato affermando che “quasi tutti i costi” sono in calo, inclusi i generi alimentari, e ha negato la presenza di inflazione. Sebbene i prezzi al consumo siano effettivamente diminuiti a marzo, i costi dei generi alimentari sono aumentati rispetto a febbraio, e l’inflazione annua si attesta al 2,4%, superando l’obiettivo del 2% della Fed.
L’accordo commerciale con il Regno Unito riprende i colloqui iniziati durante il primo mandato di Trump, che si erano arenati sotto l’amministrazione Biden, critica nei confronti della Brexit. L’accordo, sebbene meno “completo e globale” di quanto promesso, dovrebbe alleggerire l’onere delle tariffe di Trump e, secondo il presidente, “consolidare la relazione tra Stati Uniti e Regno Unito per molti anni a venire”.